Sono già 300 le firme raccolte dal 53enne Paolo Gambi, residente in frazione Piani, a Imperia, per chiedere la rimozione del velox che, posizionato sull’Aurelia, al bivio di Poggi, da mesi è diventato un vero e proprio incubo per gli automobilisti. Migliaia, infatti, le multe elevate dal momento dell’attivazione, come testimoniato anche dall’ultimo report del Comune.
Imperia: velox Poggi, ultima settimana per la raccolta firme
“Questa è l’ultima settimana – dichiara a ImperiaPost Paolo Gambi – per poter firmare, poi ritirerò i moduli. Lunedì conto di consegnarli in Comune, a Imperia, nella speranza che le nostre richieste vengano accolte”.
Ecco dove si può firmare
- Distributore AGIP di Marasco Franco, via D’Annunzio, 4.
- Edicola Cantagallo Daniele, Via C. Colombo 100 (borgo prino).
- Edicola Fabio Risso, Via Nizza 21 (di fronte all’università).
- Le Cose di Casa tua (articoli usato), Viale Matteotti 171.
- Sporting Vip, Via De Sonnaz 75/77.
Imperia: velox Poggi, pronta la petizione per chiederne la rimozione. Ecco il testo della petizione
“Preg.mo Sig. Sindaco,
con questa raccolta firme la cittadinanza intende richiamare la Sua attenzione su un provvedimento, messo in atto dalla Sua Amministrazione, che sta creando non pochi problemi e malumori tra i cittadini.
Sulla Via Aurelia, presso l’incrocio con Via Poggi, nei mesi scorsi é stato installato un autovelox con la motivazione di mettere in sicurezza un tratto di strada ed un incrocio, privo di apparecchiature semaforiche, ove troppe volte si sono verificati incidenti anche molto gravi e spesso dovuti ai superamenti dei limiti di velocità.
Nei mesi successivi, la Sua Amministrazione ha opportunamente provveduto all’installazione di un impianto semaforico, con la soddisfazione dei residenti che a questo punto potevano affrontare l’incrocio in tutta sicurezza, senza rischiare incidenti.
Purtroppo, insieme al semaforo, è rimasto in funzione pure l’autovelox, che è stato integrato con una ulteriore apparecchiatura per rilevare le infrazioni semaforiche (chi passa con il rosso, per intenderci).
La caratteristica del tratto di strada che porta all’incrocio, sia a levante che a ponente, è prettamente extraurbana, rettilinea, senza ostacoli od ingombri alla visuale di chi guida, tutto ciò porta facilmente a superare il limite imposto di 50 km/h, seppure di poco, incorrendo nella contravvenzione.
Anche il solo accelerare, per liberare l’incrocio in caso di sopravvenuto semaforo giallo, porta gli automobilisti a superare il limite suddetto, anche se di poco; si passa molto più tempo a guardare il contachilometri dell’auto che la strada, aumentando così il rischio di incidenti per distrazione.
Presumiamo che la quasi totalità delle infrazioni commesse sia di piccolissima entità, infatti in tantissimi siamo stati “castigati” dall’autovelox in questione, anche più volte, sempre per il superamento del limite di pochi km/h.
Riteniamo che un incrocio, già regolamentato da un semaforo, non abbia bisogno anche di un autovelox.
Le persone che percorrono quotidianamente questo tratto di strada trovano oneroso anche una sola contravvenzione di 50 euro.
Pertanto Le chiediamo di prendere in considerazione la rimozione dell’autovelox in questione, o di aumentare il limite di velocità, restando invece utile e necessaria l’apparecchiatura che rileva le infrazioni semaforiche, ovviamente pericolose”.