8 Novembre 2024 03:53

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8 Novembre 2024 03:53

Imperia: provoca volontariamente un incidente stradale e fugge, 31enne condannato a 3 anni e 2 mesi di carcere/La storia

In breve: Il 31enne è stato condannato anche all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e alla sospensione della patente di guida per 2 anni.

Tre anni e due mesi di carcere. Questa la sentenza di condanna pronunciata oggi, in Tribunale a Imperia, dalla giudice monocratica Marta Maria Bossi (Pm Luca Scorza Azzarà) nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati M.P., ambulante 31enne, difeso dagli avvocati Marco Bosio e Renato Amorosa del foro di Imperia, accusato di lesioni stradali gravi e fuga.

Il 31enne è stato condannato anche all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e alla sospensione della patente di guida per 2 anni.

Imperia: provoca incidente stradale e fugge, 31enne a processo

I fatti contestati sono avvenuti nell’agosto del 2017, a San Lorenzo al Mare.

Il Pm Luca Scorza Azzarà ha chiesto la condanna a 3 anni e 2 mesi di carcere, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione.

“Marito e moglie stavano viaggiando in moto da Imperia a Sanremo per una visita medica – ha affermato il Pubblico Ministero nel corso della sua requisitoria – Prima di entrare a San Lorenzo al Mare hanno notato un camion dell’ortofrutta che percorreva l’Aurelia mettendo in atto modalità di guida pericolose. Continuava a tentare di superare un bus di linea invadendo la corsia opposta. Ad un certo punto, la moto condotta dalle parti offese ha raggiunto il semaforo superando il bus e ha trovato il camion. La parte offesa ha lanciato un’occhiata di rimprovero per la condotta di guida osservata fino a quel momento dal conducente dell’autocarro. Allo scattare del verde la moto è partita e, nel tratto rettilineo, i due hanno visto sopraggiungere il camion. La moto andava a circa 60-70 km/h. L’autocarro li ha superati, impattando con la parte posteriore sulla borsa laterale della moto. Questo ha determinato la perdita di controllo della moto, che è caduta a terra. L’autocarro non si è arrestato e ha proseguito verso Sanremo.

Qualcuno ha chiamato l’ambulanza che è intervenuta sul posto con la Polizia. Sono scattate le ricerche e l’autocarro è stato fermato ad Arma di Taggia. Sono stati identificati gli occupanti dell’autocarro e sono state trovate le tracce compatibili con l’incidente.

Si è trattato di una condotta grave in particolare per le conseguenze che ha avuto la donna, con 51 giorni di prognosi (frattura della clavicola e contusioni varie). Le conseguenze potevano essere ancora più gravi”.

Non c’è stato un urto ha dichiarato il legale della difesa Renato Amorosama un allacciamento. Si è verificato un contatto lieve che ha poi comportato un evento lesivo rilevante nell’ambito di un sorpasso in una zona in cui era consentito. Gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente sono stati lacunosi. È plausibile che l’imputato non si sia neanche accorto di questo mezzo. Non c’è stato nessun impatto rumoroso, ma un allacciamento dopo un contatto minimo”.

La giudice monocratica Marta Maria Bossi, all’uscita dalla camera di consiglio, ha emesso la sentenza di condanna a tre anni e due mesi di carcere.

In un altro procedimento penale, sempre relativo allo stesso incidente, il 31enne, difeso dall’avvocato Antonella Micali, risulta imputato per la violazione delle norme del codice della strada.

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