23 Dicembre 2024 04:18

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Imperia: 24enne morì in un incidente, 50enne condannato per omicidio stradale a un anno di carcere

In breve: La dott.ssa Minieri si è pronunciata con la sentenza di condanna a un anno di carcere (pena sospesa) e due anni di sospensione della patente di guida (pena accessoria che l'imputato ha già espiato).

Un anno di carcere (pena sospesa). Questa la sentenza pronunciata ieri dalla giudice monocratica Francesca Minieri, in Tribunale a Imperia, nell’ambito del processo per la morte di Ivan Trivieri, motociclista di 24 anni, avvenuta il 9 novembre 2016 in un incidente che ha avuto luogo tra corso Cavallotti e via Lamarmora a Sanremo. Trivieri si era scontrato con l’auto di un 50enne di origini torinesi, all’epoca dei fatti residente nella città dei fiori, finito a processo per omicidio stradale (difeso dall’avvocato Ugo Fogliano).

Il giovane, che secondo la ricostruzione viaggiava a velocità sostenuta, era fin da subito apparso in gravissime condizioni ed era deceduto all’arrivo in ospedale.

Imperia: 24enne morì in un incidente, 50enne condannato per omicidio stradale a un anno di carcere

Il processo ha visto il succedersi di diverse consulenze, la prima della Procura, effettuata nell’immediatezza dei fatti, e la seconda della difesa, all’inizio del dibattimento, che portavano a esiti contrapposti. In particolare, la discussione verteva sulla presenza o meno dell’indicatore di direzione dell’auto e sulla posizione esatta dei veicoli. La giudice aveva così disposto una nuova perizia per chiarire la dinamica dei fatti.

La dott.ssa Minieri si è pronunciata ieri con la sentenza di condanna a un anno di carcere (pena sospesa) e due anni di sospensione della patente di guida (pena accessoria che l’imputato ha già espiato).

“Attendiamo di visionare le motivazioni – commenta l’avvocato Fogliano – al di là della mancata assoluzione, riteniamo che la pena contenuta significhi che il concorso di colpa della povera vittima sia stato considerato dalla giudice molto alto. Siamo comunque già intenzionati a presentare ricorso in Appello”.

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