23 Dicembre 2024 04:40

23 Dicembre 2024 04:40

Imperia: “Ennesimo attacco al diritto di autodeterminazione delle donne”. Non Una di Meno Ponente Ligure contro i manifesti anti aborto. “La libera scelta non si tocca”

In breve: La nota di Non Una di Meno Ponente Ligure.

“Libere di scegliere, mai più ancelle”. Così le attiviste di Non Una di Meno Ponente Ligure commentano l’affissione di numerosi manifesti anti abortisti da parte all’associazione “Pro vita e famiglia” che hanno scatenato le polemiche in città e sui social.

Tra ieri e questa mattina, ignoti hanno strappato e rimosso i cartelloni, in particolare in piazza della Vittoria, sul Lungomare Vespucci e in via Nizza.

Imperia: manifesti antiabortisti in città, parla Non Una di Meno Ponente Ligure

“Anche Imperia, come molte città italiane, ultima Torino, è stata tappezzata di grandi e sicuramente molto costosi manifesti antiabortisti dell’associazione Pro Vita e Familia. È l’ennesimo attacco al diritto delle donne a decidere sul proprio corpo. Niente di nuovo sotto il cielo.

Nel Medioevo ci mettevano al rogo, nel 2022 usano metodi più moderni. L’autodeterminazione, l’autonomia, la libertà di scegliere, di muoversi in libertà senza paura non piacciono ai bigotti, non piacciono al potere del patriarcato.

Noi rivendichiamo invece con forza che le donne sono le uniche che possono scegliere se, come e quando agire con il proprio corpo in ogni circostanza. La Legge 194 non si tocca!!

È frutto di una lunga lotta per il diritto alla salute e alla libera scelta e ogni donna deve impegnarsi a difenderla. I tentativi di boicottarla sono sistematici e la realtà è che 7 ginecologi su 10 sono obiettori di coscienza perché altrimenti non fanno carriera. La legge non viene applicata come dovrebbe in tantissime strutture.

Consultori laici, facilità di accesso ai servizi, anticoncezionali gratuiti, educazione sessuale nelle scuole, possibilità di un reddito che renda autonome, asili e scuole materne pubbliche sono fondamentali per poter scegliere in serenità se e quando diventare madri. Di tutto questo però una certa destra, e tanti che si riempiono la bocca con il termine “famiglia”, non parlano.

Dobbiamo ricominciare a costruire sempre più reti di donne consapevoli che non vogliono essere di nuovo relegate solo al ruolo di madre ad ancella del focolare.

Ed è possibile farlo. La donne in tutte le città hanno reagito ed anche Imperia questa mattina si è svegliata più pulita, senza manifesti squallidi e provocatori”.

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