7 Novembre 2024 19:36

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7 Novembre 2024 19:36

Tangenti Imperia: ecco come sono partite le indagini. “Grazie a una fonte confidenziale anonima abbiamo scoperto la mole di appalti a EdilCantieri”

In breve: Tutto è cominciato da una segnalazione anonima, sviluppata attraverso riscontri da parte dei carabinieri

Le indagini, partite da una segnalazione anonima, sono state sviluppate dai carabinieri che hanno agito nella massima discrezione e questo ha consentito di cogliere sul fatto i due principali responsabili. Questo è quanto emerso stamattina in conferenza stampa in Procura, in merito all’inchiesta che ha portato all’arresto in flagranza per corruzione di Luigino Dellerba, sindaco di Aurigo e consigliere provinciale e dell’imprenditore Vincenzo Speranza, titolare della EdilCantieri.

Tangenti in Comune: “Tutto è cominciato da una segnalazione anonima, sviluppata attraverso riscontri da parte dei carabinieri”

Spiega il Procuratore capo Alberto Lari: “Si tratta di un’indagine molto approfondita sul sistema degli appalti, come credo non si sia mai fatta in questa provincia e per la prima volta raggiunge anche il livello politico, in modo penetrante

Il fascicolo è stato segretato immediatamente, appena arrivato in Procura e l’indagine ha funzionato per questo, perché nessuno era a conoscenza di questa indagine. Ringrazio l’Arma dei carabinieri, che ha creduto da subito in questa indagine, impegnando tempo e risorse. Devo ringraziarli, anche per il comportamento personale e nell’agire che hanno avuto, in modo discreto e nel rispetto delle persone.

Abbiamo fatto l’arresto alle otto e lo avete saputo molto più tardi, perché volevamo evitare la spettacolarizzazione, così come per le perquisizioni. Ne abbiamo fatte tante e non sapete ancora dove siamo andati”.

Sottolinea il Pm Barbara Bresci: “Il capitano Spadaro, fin dai nostri primi incontri, ha dimostrato grande disponibilità. La difficoltà dell’indagine è stata soprattutto iniziale, cioè come partire a seguito di una segnalazione confidenziale anonima, che di per sé non può essere impiegata in Tribunale.

Partendo dall’esposto, lo sforzo degli inquirenti è stato quello di rafforzare le dichiarazioni della fonte confidenziale con altri elementi che con grande abilità i Carabinieri è riuscita a trarre dalla consultazione degli archivi pubblici e delle banche dati che hanno evidenziato un dato fondamentale che è l’affidamento di una rilevante mole di lavori pubblici alla impresa EdilCantieri.

Questo è quello che ha polarizzato la nostra attenzione e che ci ha consentito di formulare una prima richiesta al Gip che ha ritenuto di dover accogliere. Da qui si è dipanato il lavoro successivo.

Poi vi è stata la difficoltà di orientarsi nelle normativa degli appalti, regolati  dall’articolo 51 del Decreto legge 77 del 2021, che ci da’ un dato importante, vale a dire che negli appalti pubblici superiori ai 150 mila euro, ma sottosoglia, è prevista non una gara, ma una procedura negoziata senza bando.

Il Comune di Aurigo e la Provincia di Imperia individuano 5 ditte e instaurano una procedura separata con queste ditte, per trovare l’offerta economica più vantaggiosa per l’Ente pubblico. Perché questo dovrebbe essere l’obbiettivo. Perseguire il vantaggio dell’Ente pubblico.

L’individuazione delle ditte, però, non è avvenuta ad opera della stazione appaltante, ma con una procedura distorta, che ha visto comunicare alla Edilcantieri i nomi degli altri partecipanti, consentendo così alla Edilcantieri di mettersi d’accordo e presentare l’offerta più vantaggiosa per aggiudicarsi i lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico. In questo modo è stata mascherato come gara un affidamento diretto.

Dellerba comunicava a Speranza i nomi delle ditte invitate a fare offerta per i lavori pubblici e poi si accordavano

Aggiunge il Procuratore Lari: “C’è stata comunicazione da parte di Dellerba a Speranza dei nomi delle ditte interessate, consentendo in questo modo di creare un cartello, mettersi d’accordo per consentire a uno degli interessati di fornire l’offerta migliore.

Abbiamo acquisito documenti per vedere gara per gara, con la difficoltà che i documenti non parlano. Sarà un lavoro impegnativo. Di sicuro li guarderemo con attenzione e le intercettazioni ci guideranno nell’interpretare le cose”. 

Conclude il Pm Bresci: “La richiesta della misura cautelare più grave nei confronti degli indagati. E’ vero che sono incensurati, ma le esigenze di preservazione delle indagini erano molto stringenti, non solo perché sono tuttora in corso indagini serrate, ma anche perché Dellerba ha utilizzato una serie di accortezze, che ha concordato con Speranza Vincenzo, fra cui lo ha contattato con il telefono della Provincia e lo ha invitato a vedersi nel parcheggio della Provincia e quando si è presentato lo ha invitato a riporre il telefono cellulare sul muretto e ad allontanarsi e la prima dazione non è stata intercettata proprio grazie a questa accortezza. In queste indagini vi è poi la difficoltà di trovare i soldi. Noi li abbiamo trovati a più riprese”.

Gli inquirenti avrebbero voluto proseguire ancora con gli accertamenti, ma, da un lato il continuo scambio di denaro fra Speranza e Dellerba e dall’altro lato la necessità di una richiesta di proroga che dalla prossima settimana avrebbe messo a conoscenza gli indagati dell’inchiesta che li riguardava, hanno costretto carabinieri e Procura a procedere con gli arresti.

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