Fra gli ospiti di rilievo del Festival della Cultura Mediterranea anche il giornalista e scrittore Toni Capuozzo.
Capuozzo ha presentato il suo ultimi libro “Balcania”, nato per ricordare la guerra nei Balcani 30 anni dopo e venuto a trovarsi con la drammatica coincidenza della guerra in Ucraina.
“Pensavamo già alla ripresa dopo la pandemia e invece stiamo affrontando già un’altra emergenza”
Spiega Toni Capuozzo: “Ho cominciato a scrivere in vista dell’anniversario rotondo dei 30 anni, perché il 5 aprile del ’92 iniziò l’assedio di Sarajevo, che è stata la pagina più dolente di quel decennio in cui è morta la Jugoslavia e non immaginavo che quando il libro è uscito ci trovassimo di fronte a una guerra più lontana, in Ucraina, quanto a chilometri, ma che ci colpisce ancora di più da vicino, intanto perché l’informazione è diversa e con i telefonini arrivano le immagini, ma anche perché stavolta è coinvolta anche la Russia, che è una potenza nucleare e siamo tutti a chiederci come andrà a finire.
Purtroppo non impariamo che le brutte sorprese sono dietro l’angolo. Sembra una storia paradossale. Stiamo, forse, uscendo da una pandemia che non ci aspettavamo e ci imbattiamo in una guerra che non ci aspettavamo e questo non aiuta, perché pensavamo di uscire, con la crescita del Pil, i soldi del piano di ricostruzione e invece stiamo affrontando un’altra emergenza”.