23 Novembre 2024 03:35

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23 Novembre 2024 03:35

Diano Marina: cittadini in piazza per protestare contro le continue crisi idriche. “Necessario diversificare le fonti di approvvigionamento”/Foto e Video

In breve: A farsi portavoce della protesta Marco Perasso

Alcuni cittadini si sono ritrovati oggi davanti al Palazzo comunale di Diano Marina per dare vita a una protesta simbolica, a fronte delle continue crisi idriche che si stanno verificando in questi giorni nel Golfo Dianese, ultimamente dovute anche a cali di pressione che hanno lasciato a secco i rubinetti di molte abitazioni.

Portavoce della protesta Marco Perasso, già amministratore nel Comune di Diano Marina.

A farsi portavoce della protesta Marco Perasso

Spiega Perasso: “Oggi abbiamo fatto una manifestazione spontanea, apolitica, apartitica. Dopo i tanti proclami sul fatto che sarebbe stato tutto a posto, l’acqua manca. Se anche arrivasse abbiamo una rete sotto di noi che non regge aumenti di pressioni. C’è da porsi qualche domanda. Sarebbe da agire quanto prima per fare il collettamento da via Villebone fino alla Galeazza, prendendo accordi tra Regione e Prefetto con RFI che è titolare dell’ex sedime della ferrovia e ottenere un passaggio per stendere il tubo in polietilene e arrivare fino a via Villebone.

Inoltre, c’è da fare un programma organico che metta in sicurezza e garantisca l’acqua da via Villebone verso le case, una cosa che oggi non potrebbe avvenire perchè la rete comunale non sopporta la pressione di 2, 5 atmosfere. Per reggere i carichi estivi dovrebbe arrivare a circa 3,5/4 atmosfere.

Noi parliamo sempre di dipendenza dal Roja, ma ha più di 20 anni di vita. Se dovesse esplodere quella che arriva da Ventimiglia, saremmo senz’acqua da mesi. Bisognerebbe trovare la perdita e andarla a riparare sul fondale di almeno 50 metri. Bisogna cercare di diversificare le varie fonti. Ad esempio, una fonte a 1,5 km da qui, nella piazza del Comune, il pozzo che alimentava le riserve di Diano Castello, una parte andrebbe al Comune di Diano Castello e una parte girata al Golfo Dianese. Andrebbe controllata e gestita.

Abbiamo un accordo a Diano Marina dall’acqua dell’Impero, che viene portata dagli impianti ex Amat, oggi Rivieracqua, sul crinale tra Diano Marina e Imperia, per andare una parte verso Diano Arentino, una parte su Capo Berta verso Sant’Anna e alcune frazioni. Il Comune dispone di quattro vasche, alcune abbandonate, altre malgestite e con una situazione deficitaria. Sarebbero da implementarle.

Tutte cose che metterebbero al sicuro Diano Marina da un eventuale black out del Roja. Più diversifichiamo, meglio è. I fatti di questi giorni dell’Ucraina, che con la guerra c’è stato il taglio delle forniture di gas, ci dovrebbero insegnare a diversificare e trovare alternative variegate. Ad oggi questo non viene fatto. Quello che da fastidio in una città turistica sono i proclami sui giornali a cui non segue nulla”.

Conclude Marco Perasso: “Questa Amministrazione latita, scappa, non si fa vedere quando ci sono incontri sulla spazzatura, sull’acquedotto.  Si trincerano sulle responsabilità passate, ma il signor Za è il frutto di 10 anni di amministrazione piatta. Ha disprezzato tanto Rivieracqua per poi andarsi a sedere ora nel Consiglio di amministrazione. In 10 anni non sono riusciti a fare nulla. A Diano Gorleri ci sono stati per mesi tubi che perdevano acqua, li hanno riparati per essere punto e a capo”.

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