23 Novembre 2024 14:08

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23 Novembre 2024 14:08

Referendum giustizia: ecco i cinque quesiti. Seggi aperti dalle 7 alle 23

In breve: Election Day: oltre al Referendum quattro comuni della provincia di Imperia rinnovano la propria giunta: Taggia, Perinaldo, Bajardo e Pornassio.
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Referendum giustizia. Oggi, domenica 12 giugno, gli italiani sono chiamati a recarsi alle urne per esprimere il proprio parere riguardo a 5 quesiti referendari a tema giustizia promossi da Partito Radicali e Lega.

Si tratta di cinque quesiti abrogativi, dunque, chi voterà “no” esprimerà la volontà di mantenere in vigore le norme già presenti, chi voterà “sì”, invece, esprimerà la volontà di cambiarle.

La votazione, per essere valida, dovrà raggiungere il quorum, ovvero dovrà andare al voto il 50%+1 degli elettori.

Referendum giustizia: ecco i cinque quesiti

Quesito 1 – Abolizione Legge Severino (scheda rossa)

Il quesito chiede di abrogare il decreto legislativo n. 235/2012 (ovvero la cosiddetta legge Severino), che disciplina i casi di incandidabilità, sospensione e decadenza dei politici dalle cariche elettive.

Cosa significa:

Il decreto Severino prevede la sospensione degli amministratori locali (ad esempio presidenti di Regione, Sindaci, assessori, consiglieri) in caso di sentenze di condanna anche di primo grado per alcuni reati gravi (es: associazione mafiosa o reati contro la pubblica amministrazione). L’abrogazione proposta riguarda l’intera legge Severino, quindi anche la norma che stabilisce l’incandidabilità dei politici che sono stati condannati in via definitiva, con pena superiore a due anni, per reati gravi, o, nel caso in cui l’interessato sia già senatore o deputato, la decadenza automatica dal ruolo di parlamentare.

Quesito 2 – Custodia cautelare (scheda arancione)

Il quesito chiede di abrogare il Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 (Approvazione del codice di procedura penale), in particolare cancellando la frase «reiterazione del reato» dall’elenco di motivazioni per cui i giudici possono decidere la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona prima del processo.

Cosa significa:

Attualmente una persona indagata può finire in carcere o ai domiciliari prima della sentenza per tre motivi: in caso di pericolo di fuga, in caso di inquinamento delle prove oppure per impedire che la persona possa compiere di nuovo lo stesso reato, nel caso in cui si tratti di un reato per cui è prevista una pena massima di 4 o 5 anni oppure per il finanziamento illecito dei partiti. Se viene approvato il quesito, non sarà più possibile prevedere il carcere preventivo per il rischio di reiterazione del reato con l’eccezione di reati che prevedono l’uso della violenza o delle armi oppure legati alla criminalità organizzata o alle eversione.

Quesito 3 – Separazione delle carriere dei magistrati sulla base della distinzione tra funzioni giudicanti e requirenti (scheda gialla)

Il quesito chiede di abrogare la norma che, attualmente, consente di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero (e viceversa) nel corso della carriera di magistrato.

Cosa significa:

Finora il togato può effettuare il passaggio da una funzione all’altra seppur con dei limiti. Ad esempio, è necessario cambiare regione dove si esercita la propria professione e sono consentiti un massimo di quattro passaggi durante tutta la carriera. Attualmente al Senato è al vaglio la riforma Cartabia (che ha già ottenuto il sì della Camera). Se dovesse essere approvata i passaggi consentiti diventerebbero due, ma se invece dovesse passare il referendum allora non ci sarebbe più prevista questa possibilità. Di conseguenza, il magistrato dovrebbe decidere a inizio carriera se intraprendere la strada da Pubblico Ministero o da Giudice.

Quesito 4 – Equa valutazione dei Magistrati (scheda grigia)

Il quesito chiede di abrogare le norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte, in modo tale da prevedere la partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni.

Cosa significa:

Attualmente i magistrati vengono valutati dai consigli giudiziari e dai colleghi magistrati. Il quesito punta a far valutare l’operato del magistrato anche da membri laici, permettendo ad avvocati e docenti universitari di partecipare alle discussioni e alla valutazioni professionali. Si tratta di una modifica che sarebbe già prevista dalla Riforma Cartabia nel caso venisse approvata.

Referendum giustizia: Quesito 5 – Riforma del CSM (scheda verde)

Il quesito chiede di abrogare la Legge 24 marzo 1958 n. 195 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della Magistratura), in merito alla candidatura per l’elezione dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura.

Cosa significa:

Attualmente un magistrato che desidera candidarsi al CSM deve raccogliere almeno 25 firme. Se venisse approvato il referendum, verrebbe eliminata questa soglia.

Oltre a Referendum Giustizia anche Election Day: elezioni amministrative in quattro comuni della provincia di Imperia

Sono quattro i comuni della provincia di Imperia che rinnovano la propria giunta: Taggia, Perinaldo, Bajardo e Pornassio.

Le urne sono aperte dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede inizierà domani alle 15 dopo che verrà ultimato quello del referendum.

 

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