14 Novembre 2024 06:17

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14 Novembre 2024 06:17

Inchiesta tangenti Imperia: nuova svolta, arrestato Gaetano Speranza. “Pluralità di condotte illecite e intendimenti corruttivi verso pubblici ufficiali”

In breve: Il provvedimento cautelare è stato emesso dietro richiesta della Procura della Repubblica di Imperia, che ha condotto l’attività investigativa, corroborata dagli elementi raccolti dai Carabinieri.

Ennesima svolta nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti a Imperia condotta dai Carabinieri che ha portato, lo scorso 30 maggio, all’arresto di Vincenzo Speranza di Edilcantieri Costruzioni e Luigino Dellerba, consigliere provinciale e Sindaco di Aurigo.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Imperia hanno infatti dato esecuzione a una nuova misura cautelare del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Imperia, sottoponendo agli arresti domiciliari Gaetano SPERANZA, fratello di Vincenzo e suo collaboratore nell’impresa Edilcantieri Costruzioni.

Inchiesta tangenti Imperia: nuova svolta, arrestato Gaetano Speranza

Il provvedimento cautelare è stato emesso dietro richiesta della Procura della Repubblica di Imperia, che ha condotto l’attività investigativa, corroborata dagli elementi raccolti dai Carabinieri.
SPERANZA è indagato in concorso con il fratello Vincenzo e con Luigino DELLERBA per corruzione per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio, avendo:

  • ricevuto dal pubblico ufficiale i nominativi delle imprese che avevano partecipato alla gara senza bando con procedura negoziata per i lavori di messa in sicurezza di un’area sita nel comune di Aurigo, per un importo di circa 300.000 Euro, poi aggiudicata alla Edilcantieri che aveva presentato l’offerta migliore;
  • consegnato a Luigino DELLERBA, il 21 marzo scorso, la somma di 2.000 Euro in contanti;
  • concordato con il fratello Vincenzo la dazione di altri 2.000 Euro al citato DELLERBA per la promessa dell’affidamento diretto dei lavori per la realizzazione di un parcheggio in Via Roosevelt, a Imperia, alla cui consegna questi ultimi furono arrestati in flagranza.

Nel disporre la misura cautelare, il GIP ha rilevato “l’attuale pericolo per la genuina acquisizione degli elementi di prova”, nonché il “concreto pericolo di commissione di altri gravi delitti della spessa specie”, viste le risultanze raccolte che hanno “documentato una pluralità di condotte illecite (…) poste in essere nell’arco di pochi mesi”, attribuendo a “SPERANZA Gaetano, in pieno accordo col fratello Vincenzo, (…) intendimenti corruttivi verso altri pubblici ufficiali”.

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