Sono 600 le firme presentate questa mattina all’ufficio Protocollo del Comune di Imperia a sostegno della petizione, promossa dal 53enne Paolo Gambi, residente in frazione Piani, attraverso la quale si chiede l’eliminazione dell’autovelox posto all’incrocio di Poggi, lungo la via Aurelia, alle porte di Ponente della città.
Nella petizione si evidenzia come il tratto di strada in questione sia “prettamente extraurbano”
Nella petizione i firmatari sottolineano come l’autovelox voluto dall’Amministrazione comunale “sta creando non pochi problemi e malumori tra i cittadini”. E spiegano: “La caratteristica del tratto di strada che porta all’incrocio, sia a Levante che a Ponente, è prettamente extraurbana, rettilinea, senza ostacoli od ingombri alla visuale di chi guida e tutto ciò porta facilmente a superare il limite imposto dei 50 km/h, seppure di poco, incorrendo nella contravvenzione.
“Si guarda più al contachilometri che alla strada, aumentando il rischio di incidenti per distrazione”
Anche il solo accelerare per liberare l’incrocio in caso di sopravvenuto semaforo giallo, porta gli automobilisti a superare il limite suddetto, anche se di poco; si passa più tempo a guardare il contachilometri dell’auto che la strada, aumentando così il rischio di incidenti per distrazione.
Presumiamo che la quasi totalità delle infrazioni commesse sia di piccolissima entità, infatti in tantissimi siamo stati ‘castigati’ dall’autovelox in questione, anche più volte, per il superamento del limite di pochi km/h”.
Concludono i firmatari della petizione: “Riteniamo che un incrocio, già regolamentato da un semaforo, non abbia bisogno anche di autovelox”.
Il commento del promotore della raccolta firme Paolo Gambi.
“Le mie aspettative sono prima di tutto che la petizione venga presa in considerazione dal Sindaco e poi che arrivi una risposta, che sia positiva o negativa. Noi speriamo nella rimozione, ma esistono anche delle soluzioni alternative. Se non si potesse alzare il limite della velocità si può pensare a un semaforo intelligente che fa scattare il rosso nel caso in cui il veicolo si avvicini a una velocità superiore a 55km/h.
Vorrei ribadire che la raccolta firme non è mai stata contro la sicurezza dell’incrocio. L’obiettivo è far capire che ci sono altri modi per metterlo in sicurezza senza far pagare ai cittadini delle cifre esagerate”.