Prenderà il via il 22 giugno il provvisorio trasferimento del pronto soccorso dell’ospedale di Imperia. È quanto emerso nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso la sede Asl1 di Bussana.
Imperia: pronto soccorso, tutto pronto per il trasferimento nella palazzina B
Nella notte fra il 22 e il 23 giugno avverrà il trasferimento provvisorio del pronto soccorso di Imperia nella palazzina B a lato della sede attuale. Il 4 luglio prenderanno il via i lavori di ampliamento e adeguamento alle normative Covid del pronto soccorso.
I lavori, che andranno avanti per due anni, comporteranno anche alcuni disagi per la viabilità interna all’ospedale.
Da un progetto iniziale di 1,2 milioni si è giunti a un intervento definitivo di 2,4 milioni, che prevede fra l’altro lo spostamento a valle dell’attuale camera calda destinata alle ambulanza, per fare posto a un nuovo padiglione.
Riccardo Rebagliati direttore area tecnica Asl imperiese
“Lo scopo iniziale partiva con l’idea di creare percorsi distinti tra pazienti Covid e no Covid, in modo da evitare la contaminazione. In realtà ci siamo resi conto che le superfici non erano sostenibili da poter inserire anche questa modifica, quindi è previsto un ampliamento sostanziale del pronto soccorso. Andiamo a farlo diventare di una volta e mezzo di come era attuale.
La ‘camera calda’, dove arrivano le ambulanze diventa un padiglione. Un ampliamento considerevole, e la camera calda attuale verrà spostata a valle di quella attuale in modo attuale da sfruttare meglio gli spazi.
Questo comporterà delle modifiche alla viabilità sia durante che dopo i lavori, ma darà un beneficio post intervento. Non solo come superficie, ma ristrutturiamo integralmente le superfici attuali, con nuove aree.
Speriamo di riuscire a portare infondo una cosa molto utile per la popolazione”.
Luca Acquarone – direttore pronto soccorso
“Il trasferimento avverrà nella notte fra il 22 e il 23 e non ci sarà alcuna interruzione del servizio.
È importante che si sappia che sarà una fase estremamente delicata. I pazienti urgenti verranno gestiti come sempre nell’immediatezza, quelli meno, purtroppo, saranno costretti ad aspettare.
In questi due anni, avendo trasferito la sede, dovremmo riadattarci progressivamente al carico di lavoro. Essendo posizionati in una zona leggermente decentrata, dovremmo potenziare ancora di più i nostri servizi”.