C’è un’altra indagine che riguarda la EdilCantieri Costruzioni di Imperia, oltre a quella relativa alle presunte tangenti per appalti pubblici, che ha portato in carcere l’ormai ex sindaco di Aurigo ed ex consigliere provinciale Luigino Dellerba, il titolare dell’impresa, Vincenzo Speranza e agli arresti domiciliari il fratello Gaetano Speranza. Nel mirino degli inquirenti è finita l’area di proprietà Edilcantieri sita in via Ballestra a Piani dove hanno trovato ricovero i nuovi cassonetti dei rifiuti per la raccolta differenziata.
Nell’area EdilCantieri a Piani stoccati i contenitori per le isole ecologiche
Fra il 26 e il 27 maggio scorsi, proprio pochi giorni prima degli arresti di Luigino Dellerba e Vincenzo Speranza, la Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica, sezione Carabinieri Forestali, insieme a Polizia locale e tecnici del Comune di Imperia, hanno effettuato un blitz nell’area della EdilCantieri di via Ballestra.
Stando a quanto si apprende, il sopralluogo disposto dalla Procura avrebbe fatto emergere alcune presunte irregolarità di natura edilizia e paesaggistica, ora al vaglio degli uffici.
L’area interessata, che sorge in zona agricola, secondo il vigente piano regolare, ospita un capannone in uso alla EdilCantieri ed è stata impiegata per lo stoccaggio, in attesa dello smistamento, dei cassonetti della De Vizia impiegati per la raccolta differenziata dopo l’addio ai mastelli nel centro città.
Le modalità di impiego del capannone e il deposito dei cassonetti potrebbero essere proprio parte delle presunte irregolarità ipotizzate dalla Procura.
Il terreno di via Ballestra al centro della nuova indagine, separata da quella relativa alle presunte tangenti, era stato acquisito da EdilCantieri nel 2020. Perché è stato scelta quell’area per il deposito dei nuovi cassonetti? Chi ha sottoscritto gli accordi con Edilcantieri, il Comune di Imperia o la De Vizia, società incaricata del servizio rifiuti? Tutti aspetti, anche questi, oggetto di verifiche da parte degli inquirenti.