Priva di Comba, volata in Ungheria in settimana per il Mondiale, e del centroboa Mirabella, bloccata da impegni famigliari, la squadra di Enrico Gerbò ha conquistato i tre punti, senza badare a possibili incroci di risultati con le avversarie: il sorprendente k.o. casalingo di Locatelli contro Treviglio e la concomitanza della sfida tra Padova e Bologna, non permettevano calcoli.
Rari Nantes Imperia chiude a quota 22 punti (+ 4 dai pericolosi play-out) una stagione lunga e travagliata
“Questo è un gruppo meraviglioso, con un’anima vera!” afferma mister Gerbò, dopo il fischio di Bensaia.
Perché proprio il carattere è stata l’arma in più delle giallorosse a Firenze. Dopo un inizio da cancellare, con le toscane avanti anche di tre reti, la Rari ha prima retto l’urto e poi preso il largo nella seconda parte di gara. Situazioni in parte preventivate, dato che l’organico era ridotto all’osso e andava centellinata ogni forza a disposizione.
Nei primi otto minuti, la Rari risponde alle quattro reti casalinghe con due gol in superiorità numerica. Il momentaneo 1-1 porta la firma di Lise Accordino, sempre incisiva in zona-gol. Dal penalty o sfruttando gli spazi procurati dalle espulsioni, la tiratrice ha bucato le porte avversarie per 56 volte. Rimasta a bocca asciutta contro le primatiste Bologna e Brescia, è diventata implacabile nella seconda parte di stagione.
La classifica cannonieri diventa fuorviante perché dietro c’è il lavoro continuo di tante compagne che vanno a ricucire in difesa, sono preziose nell’ultimo passaggio e decisive al tiro: questa è la descrizione di Elisabetta Sattin, giocatrice a 360 gradi di questa squadra, che segna la rete del 3-2 e poi del 5-3 (a metà secondo periodo). Proprio quando le cose sembravano mettersi male.
E’ allora che arriva il gol di una protagonista un po’ inaspettata come Angelica Amoretti, alla terza firma in stagione. La Rari si rimette così in carreggiata grazie ad un elemento fondamentale nel gruppo che, in silenzio, ha aspettato il proprio momento facendosi trovare sempre pronta alle richieste di mister Gerbò.
Anche se Firenze si riporta sul +2, a quasi tre primi dalla seconda sirena, l’inerzia della gara è ormai a favore delle giallorosse che ribaltano la partita a cavallo dell’intervallo. Ci pensa una veterana come Sara Amoretti: nel giro di cinque minuti di orologio, mette a segno tre reti. Di quelle belle e difficili, perché il pallone diventa pesante quando sei sotto, a soli due tempi dalla fine del campionato.
Sono le reti che trascinano le compagne e che ‘danno il la’ al successo.
Accordino e Sattin, un’altra firma a testa, cancellano i tentativi di rientro delle fiorentine. E’ però la difesa a rubare la scena, con appena un gol subito in 19 minuti. Da quando capitan Sowe – nonostante una spalla ancora ‘ballerina’ – ha ripreso posto tra i pali, la squadra ha riguadagnato sicurezza concedendo poco o nulla alle contendenti.
E se di Angelica Amoretti abbiamo già parlato per la retroguardia, sono dovuti gli applausi per Elisa Martini e Giorgia Ferraris. La numero 3, nonostante due falli nei primissimi minuti, gioca una partita accorta che fa il paio con l’ottima prestazione mostrata in casa con Treviglio; e poi la numero 9, spesso risparmiata, importante nelle rotazioni e dare così ossigeno alle colleghe in difesa.
L’ultimo periodo fatica a schiodarsi dal +2 e allora ci pensa la giovanissima Alessia Iazzetta, a tre minuti abbondanti dalla sirena. In una squadra dalla linea verde, è lei la più giovane insieme a Giorgia Cappello. Pregevole la prima in zona-gol e per grinta, preziosa la seconda che dà energie al centro ed, in stagione, ha ricoperto anche il ruolo portiere.
Nell’emergenza, bisogna mettersi l’elmetto e scendere in trincea; probabilmente a questo fa riferimento Gerbò quando parla di “anima vera” del gruppo, che comprende, in primis, una grande leader come Sofien Mirabella e la veterana Carla Comba.
Mette la ciliegina sulla salvezza ancora Sara Amoretti, con una rovesciata di grande classe, a un minuto e poco più dalla sirena, per chiudere la contesa e fare partire la festa. Doppia salvezza in due giorni: missione compiuta, siamo ancora in A2.
FIRENZE PALLANUOTO – RARI NANTES IMPERIA 7-11
(4-2; 2-4; 1-3; 0-2)
FIRENZE – Salvi, Capaccioli 1, Bessi, Puccioni, Merli cap. 1, Di Quirico 1, Azzini 1, Fantoni, Osti 2, Baldini 1, Bucciaglia, Barbieri, Pellegrino.
IMPERIA – Sowe, A.Amoretti 1, Martini, S.Amoretti 4, Iazzetta 1, Ferraris, Accordino 2, Cappello, Sattin 3. All.: Gerbò
Sup.Num.: Firenze 1/7 + un rigore realizzato; Imperia 3/6