24 Dicembre 2024 01:22

24 Dicembre 2024 01:22

Imperia: giornata mondiale rifugiato, in biblioteca workshop formativo del progetto SAI. “Migrazione in continuo cambiamento, accogliamo persone che spesso sono costrette ad andare via” /Foto e Video

In breve: L'evento, organizzato dal Progetto SAI del Comune di Imperia, è rivolto ad operatori sia del privato sociale che della pubblica amministrazione

Si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 20 giugno, presso la sala convegni della biblioteca di Imperia un evento formativo in occasione della “giornata mondiale del rifugiato“.

L’evento, organizzato dal Progetto SAI del Comune di Imperia, è rivolto ad operatori sia del privato sociale che della pubblica amministrazione, volontari e famiglie accoglienti che siano coinvolti nel settore della accoglienza ed integrazione di cittadini stranieri in fuga da guerre e persecuzioni.

Giornata mondiale del rifugiato: Roberto Corradi, coordinatore progetto SAI del Comune di Imperia

“Questo convegno è organizzato dalla Cooperativa Jobel, in quanto ente gestore del Sai del Comune di Imperia. Sai sta per sistema di accoglienza e integrazione, che è l’ex sprar.

Abbiamo organizzato una giornata di celebrazioni, che in questo momento consiste in una iniziativa di formazione indirizzata agli operatori del settore dell’immigrazione e del sociale. Abbiamo assistenti sociali, educatori e via dicendo.

La comunità professionale si riunisce per ridiscutere e approfondire dei temi sui quali non si è mai abbastanza sul pezzo, non si sono mai approfonditi abbastanza.

La materia di cui ci occupiamo è soggetta a continuo cambiamento, anche in vista delle continue mutazioni delle condizioni socio politiche europee e mondiali.

Si parlava di emergenza in Nord Africa, c’era stata la rivoluzione nei paesi nordafricani e arrivavano un sacco di persone da quelle zone. Adesso, come tutti sanno, abbiamo l’emergenza dell’ucraina, con migliaia di persone che fuggono dall’Ucraina e pian piano arrivano anche nei nostri territori e hanno bisogno di essere accolte.

Nel frattempo cambia anche la normativa di riferimento, è stata rivista più volte dai governi che si sono succeduti. Ogni tanto la comunità professionale ha proprio bisogno di riunirsi e di parlare dei concetti e su come aggiornare quello che noi cerchiamo di fare, i servizi che cerchiamo di erogare alle particolarità dell’utenza che in quel particolare momento sociale si manifesta.

Ci sarà poi un piccolo bilancio dell’esperienza dello Spar-Sai, del Comune di Imperia, che ha fatto 5 anni. Parleremo di numeri, di quante persone abbiamo accolto, dove sono andate, se sono ancora qui.

È prevista anche la premiazione di alcune aziende virtuose del territorio. Sono aziende che hanno collaborato con noi, diventato un importante risorsa per questi progetti. Accogliendo persone nei loro organigrammi, azioni mirate all’inclusione e alla formazione nel posto di lavoro.

Premieremo sei di queste aziende scelte ognuna per ambito di produzione. La giornata terminerà con una cena.

Questa sera, alle ore 10, alla festa di San Giovanni, ci sarà uno spettacolo di musica e teatro, che racconta una vicenda emblematica di una fuga da casa.

Parliamo di una migrazione particolari, di migranti forzati. Persone che molto spesso sono costrette a loro malgrado ad andare via”.

Ci può fornire qualche dato in merito all’accoglienza nel territorio di Imperia?

“I numeri in generale bisognerebbe chiederli alla Prefettura. Noi ci occupiamo di una parte particolare, il Sai. È un sistema di accoglienza anche nasce con il fine non soltanto di accogliere, ma di inserire socialmente.

Tutte le persone che richiedono asilo, vengono ospitate nei centri prefettizi. Su Imperia parliamo di circa 300 posti, il Sai attualmente ha 37 posti.

I numeri sono molto più ridotti, perché noi ci occupiamo di persone che hanno già ottenuto il permesso di rimanere in Italia. Non sono richiedenti asilo, ma rifugiati o titolari di protezione.

Diamo loro ancora un po’ di tempo in accoglienza, con l’ottica di aiutarli ed orientarli. Noi dobbiamo essere la bussola per cui queste persone riescono a indirizzare la loro vita in autonomia in Italia.

Dal 2016 ad oggi, abbiamo spiritato 103 persone, di queste 35 sono ancora sul territorio di Imperia. Sono pienamente integrate, lavorano, pagano l’affitto.

Alcuni di loro hanno fatto venire la famiglia. Molte altre hanno scelto di giocarsi le loro opportunità al di fuori del contesto ligure. Molti sono andati anche all’estero, in rarissimi casi anche a casa. Abbiamo tracciato solo un caso di questo tipo”.

Nel dettaglio le aziende che hanno ricevuto il “Premio bussola di Imperia sono:

  • Salvador Tetti, di Diano Marina,
  • l’Azienda Agricola di Gioele Calvi
  • i Bagni Oneglio
  • AZ sistemi (MDM snc)
  • Eurocook
  • la pizzeria Il Melograno di Imperia

Condividi questo articolo: