L’Istituto Ruffini di Imperia ha creato un’azienda agricola per gestire l’uliveto sperimentale di Garbella e produrre e vendere olio extravergine di oliva. Gli studenti del corso di Agraria avranno così un contatto vero e diretto con il mondo del lavoro.
Si chiama “Terrazze di Garbella” ed è un’azienda a tutti gli effetti, che produrrà e venderà olio d’oliva e vino
L’impresa agricola del Ruffini si chiama “Terrazze di Garbella” ed è un’impresa a tutti gli effetti, con partita Iva. Per il territorio imperiese si tratta di una novità, ma, soprattutto nel settore agrario, nel resto d’Italia molte scuole hanno creato realtà simili, che in alcuni casi hanno raggiunto livelli invidiabili.
L’Istituto Ruffini, grazie a un accordo stipulato con la Provincia di Imperia che ne è proprietaria , sta già gestendo l’uliveto sperimentale di Garbella, con annessa casa. Un appezzamento importante di terreno sul quale sono presenti numerose specie di ulivi, anche rari e una serra che potrà essere impiegata come laboratorio. Inoltre in una parte del terreno sarà impiantato un vigneto per la produzione di vino.
La nascita dell’azienda agricola è stata sancita nel corso di un Consiglio d’Istituto tenuto “sul campo”, in mezzo agli ulivi e battezzata con una serata conviviale, autofinanziata da preside, docenti, tecnici e personale di segreteria della scuola.
Il preside del Ruffini Luca Ronco
Spiega il preside dell’Istituto Ruffini Luca Ronco: “Abbiamo convocato il Consiglio dell’Istituto Ruffini nella sede dell’uliveto sperimentale, perché è qui che inauguriamo una svolta storica per il nostro Istituto. Abbiamo votato l’apertura ufficiale di un’azienda agraria e con il corso di Perito agrario che abbiamo potremo svolgere qui le attività di studio.
Un domani berremo l’olio del Ruffini, ma anche il vino del Ruffini e avremo tutte le varie produzioni delle piantine aromatiche, che caratterizzano il nostro territorio.
L’obbiettivo è anche quello di avere accesso ai finanziamenti del Psr, per crescere e far crescere i nostri alunni”.
Il direttore dell’impresa agraria Enrico Zelioli
Sottolinea l’agronomo Enrico Zelioli, direttore dell’azienda agraria del Ruffini: “Abbiamo ripreso questo bell’uliveto sperimentale da quest’anno e abbiamo decespugliato e rimesso in ordine, anche con un intervento di potatura di riforma, per ringiovanire gli alberi. Abbiamo previsto un corso con i nostri studenti, con l’Università di Pisa, per applicare tecniche innovative. I ragazzi saranno coinvolti in questa splendida avventura della gestione di questo uliveto, che vogliamo mantenere con tecniche di agricoltura biologica, perché pensiamo sia importante dare ai nostri ragazzi il massimo delle informazioni su quella che viene chiamata agricoltura 4.0“.
Il vicepresidente della Fondazione Carige Giacomo Raineri
L’avvio del progetto dell’Istituto Ruffini è stato possibile anche grazie a un contributo di 60 mila euro da parte della Fondazione Carige.
Dice Giacomo Raineri, vicepresidente della Fondazione Carige: “Da qui si gode una bella vista di una parte della città. Ho avuto la fortuna di occuparmi di questo uliveto sperimentale quando ero assessore in Provincia. Questo appezzamento di terreno raggruppa tutte le specie di ulivi del mondo. Ero preoccupato che l’uliveto potesse avere altre destinazioni. Quando il preside Ronco mi ha prospettato questa possibilità, l’ho subito sposata e così anche il Consiglio della Fondazione Carige.
In questa realtà ci sono tutte le specie di piante di ulivo esistenti al mondo e in seguito vi sono stati impiantati alberi dedicati a persone illustri della città. Questo progetto ha conquistato tutti, anche la Camera di Commercio e abbiamo deliberato un contributo di 60 mila euro perché lo si potesse avviare”.