23 Novembre 2024 06:22

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23 Novembre 2024 06:22

Imperia: Pierpaolo Pizzimbone replica a Gabriella Badano e difende Eco Imperia. “Unica partecipata che ha portato utili al Comune”

In breve: La Badano aveva definito la costituzione di Eco Imperia "uno dei peggiori atti dell'ultima Amministrazione della prima Repubblica"

Pierpaolo Pizzimbone, ex amministratore di Eco Imperia difende quella che era la società partecipata dal Comune capoluogo e che si occupava della raccolta dei rifiuti.

La Badano aveva definito la costituzione di Eco Imperia “uno dei peggiori atti dell’ultima Amministrazione della prima Repubblica”

In particolare, Pizzimbone replica alle dichiarazioni dell’ex assessore all’Ambiente del Comune di Imperia Gabriella Badano, che ha dichiarato che “la costituzione di Ecoimperia è stato uno dei peggiori atti amministrativi dell’ultima Amministrazione della prima Repubblica sia nel merito che nel metodo, come venne certificato dalla Commissione istituita dell’Amministrazione stessa”.

Le dichiarazioni di Gabriella Badano avevano fatto seguito a quanto riportato da Pierpaolo Pizzimbone nel suo libro, “Il senso della vita”.

Spiega Pierpaolo Pizzimbone: Eco Imperia è stata l’unica società partecipata da comune che ha prodotto utili e portato soldi nelle casse del comune. Come minimo 200 mila euro di dividendi ogni anno. Mi spiace che una persona intelligente come Gabriella Badano, della quale contino ad avere grossa stima e che ritengo sia stata uno degli assessori all’Ambiente più capace, la pensi diversamente.

Eco Imperia era un serbatoio di assunzioni e punto di riferimento per l’Amministrazione comunale, nel rispetto di tutte le leggi. Si stava bene, c’era un bel clima all’interno dell’azienda, con una forte collaborazione anche con i sindacati e Imperia era pulita.

Farla chiudere secondo noi fu una mossa sbagliata per la comunità e del resto si è visto cosa è successo dopo. Non c’era nessuna criticità e nessun motivo per chiudere. Avevamo equilibrio perfetto fra risorse economiche, lavoratori e pulizia della città. Fu chiusa per una scelta politica che non ho mai capito e condiviso. Oggi i problemi ricadono sul comune ed eventuali benefici vanno al privato e il comune non può intervenire più di tanto in quanto legato a un contratto. Con Eco Imperia c’era un Consiglio di amministrazione e la cosa era ben diversa”.

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