“La situazione di stress e carico di lavoro in cui versa il personale OSS è arrivata al limite, a causa della ormai cronica carenza di personale dovuta alle politiche sanitarie che hanno accentrato le gare concorsuali ad Alisa, con la evidente incapacità di gestire i concorsi, come è avvenuto per i 274 OSS del 2019 e i 158 OSS di La Spezia, bloccati a causa di anomalie nelle procedure e ripartiti con largo ritardo rispetto alle esigenze aziendali”. Lo scrive in una nota il sindacato Usb.
Sanità Liguria: carenza di personale, Usb sul piede di guerra
“A questa situazione – prosegue la nota – si aggiunge la mancata stabilizzazione del personaleOSS (siamo già a fine giugno) che ha maturato i requisiti in base alla Legge di Stabilità 2022. A oggi, nonostante gli incontri sull’applicazione di detta legge, nonostante la Regione il 29 marzo calcoli in 626 unità il personale avente diritto alla stabilizzazione (230 già in possesso del requisito di 18 mesi di lavoro a tempo determinato in ente pubblico; 396 che lo matureranno al 30 giugno), non si conoscono le modalità ed i tempi per la stabilizzazione di questi operatori.
Segnaliamo anche il problema delle nuove assunzioni, fondamentali per mantenere i livelli essenziali di assistenza, vista la carenza ormai cronica di personale dovuta ai ritardi delle procedure concorsuali e all’assenza di graduatorie attive dove attingere personale. Il risultato è che le aziende sanitarie liguri non hanno la possibilità di assumere, con tutte le ripercussioni che questo comporta.
In tutto questo, molti lavoratori che da anni prestano servizio con contratti di precariato non sono stati menzionati, altri invece di fatto saranno esclusi dalla stabilizzazione, a partite dai circa 500 assunti per l’emergenza Covid con il vergognoso contratto CoCoCo.
Un quadro generale allarmante che mette a rischio l’assistenza e che, se non affrontato immediatamente, potrebbe peggiorare ulteriormente a fronte di una ripresa del contagio già in atto o dell’arrivo di altre forme virali che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio una sanità impreparata, incapace di fare tesoro dell’emergenza pandemica, correndo al riparo con una adeguata campagna di assunzioni di medici, infermieri ed Oss.
Per questi motivi, saremo in presidio martedì 28 giugno alle ore 10 davanti al Consiglio regionale della Liguria per pretendere:
- La stabilizzazione di tutto il personale precario dipendente del SSN che abbia maturato 18 mesi nella Pubblica amministrazione, di cui almeno 6 mesi nell’emergenza Covid.
- La riserva fino al 50% dei posti messi a bando nei concorsi pubblici per i lavoratori esternalizzati che abbiano svolto almeno 6 mesi nell’emergenza Covid
Quanto sopra evidenziato ha una sola causa: la mancanza di personale che, oltre a non garantire le più elementari misure di sicurezza, costringe gli operatori sanitari a scontrarsi con continui rientri lavorativi e con la difficoltà di fruire dei più elementari istituti contrattuali, a partire da ferie e permessi”.