Da ieri mattina Sindaco, vicesindaco e assessori di Diano Marina, (come quelli di tutti i comuni d’ Italia, grazie all’art 175 del DDL di Bilancio 2022 del 30 dicembre 2021 n. 234) vedranno aumentati i loro stipendi lordi di circa il 50 %, passando progressivamente, nel caso del sindaco di Diano, dagli attuali 2.760.98 € /mese ai 4.002 €/mese dal primo gennaio 2024. Parliamo di stipendi lordi, quindi di fatto non di “busta paga” con cui affrontare il quotidiano – Queste le parole del partito della Rifondazione Comunista, Circolo Dianese “Gian Battista Acquarone”, in merito all’adeguamento di legge degli emolumenti per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale, che consiste in un aumento dello stipendio.
Governo aumenta stipendi a sindaco vicesindaco e assessori: rabbia Rifondazione Comunista
“Lo scandalo pertanto non sta tanto nelle cifre, anche se sommate per i tutti i Comuni Italiani fanno sempre una bella cifra, quanto per il momento congiunturale che la gente comune sta vivendo con prezzi che scaricano sul consumo spicciolo le speculazioni sulla guerra dei padroni dell’ energia (che sono poi gli stessi che fomentano le guerre e dalla cui parte si schiera la maggioranza di destra del Comune).
Decenza e bon ton pretenderebbero dai nostri rappresentanti che grondano di frasi tipo “siamo al servizio dei cittadini”, “ci occupiamo dei beni comuni”, “difendiamo la parte debole della cittadinanza”, e via di ipocrisia in ipocrisia, una autodenuncia di questi aumenti di stipendi e la rinuncia formale e concreta di avvalersene restituendoli ad un fondo civico assistenziale. Un gesto simbolico, certo, nella sostanza, ma che in tempi durissimi per i cittadini più poveri, assumerebbe un valore morale significativo.
Noi Comunisti da sempre ci battiamo per la giusta retribuzione del lavoro politico perché sia possibile a chiunque di essere eletto e governare, e non solo ai ricchi, ma contemporaneamente ci battiamo perché questo diritto non si trasformi in scandalo, come in questo caso.
Sul piano generale, dobbiamo anche sottolineare che questi aumenti saranno assai più sostanziosi per sindaci ed assessori di grandi città: un Sindaco di città metropolitana come Genova avrà lo stesso stipendio lordo di un Presidente di Regione (13.800 € mensili lordi), mentre quello di un comune di 2.000 abitanti ne avrà 2.208 € lordi al mese: eppure a nessuno sfugge che le opportunità economiche lecite (oltre a quelle eventualmente illecite) per un Amministratore di una grande città sono ben superiori a quelle di un piccolo comune dove, di fatto, sindaco ed assessori fanno già spesso un servizio di volontariato dovendo con le proprie mani occuparsi persino di minime manutenzioni che il patto di stabilità imposto dall’ UE rende impossibili ai loro magrissimi bilanci”.