Imperia – A.A.A. Cercasi incarico retribuito. Sarebbe potuto essere questo il succo di un ipotetico annuncio “pubblicato” dal Nuovo Centrodestra imperiese sul mensile, tanto è durata, della trattativa con l’amministrazione Capacci che ha fatto storcere il naso agli altri componenti della maggioranza. Richieste che da ieri mattina, a seguito dell’articolo pubblicato da ImperiaPost, stanno mettendo in imbarazzo il partito del neo assessore al turismo del Comune di Imperia Paolo Strescino.
Nello specifico le due richieste che hanno quasi indignato, sempre che ciò in politica possa ancora avvenire, i consiglieri comunali di maggioranza sono state: la nomina dell’ex consigliere Stefano Pugi alla carica di presidente dell’Isah (il centro di riabilitazione polivalente dedicato ai disabili) ma sopratutto il ripristino dell’emolumento (lo stipendio/l’indennità) ad esso destinato e la nomina a direttore generale dell’A.S.T. (Azienda Speciale Tributi), partecipata dell’Amat di cui il Comune possiede il 51 % delle azioni, per il consigliere comunale Paolo Montesano (uomo vicino all’On. Eugenio Minasso). Tale incarico avrebbe permesso a Montesano di godere dello stipendio senza essere obbligato a dimettersi dalla carica di consigliere comunale dell’NCD per incompatibilità.
C’è da dire anche che l’ingresso di Strescino in giunta ha fatto storcere il naso ad alcuni dei suoi neo colleghi, infatti, per “colpa” sua gli assessori si vedranno diminuire ulteriormente lo stipendio in quanto i fondi stanziati a bilancio per le indennità degli amministratori erano stimati solo per otto componenti e non per nove. Per terminare non ci rimane che ricordare che con la nomina di Strescino sono divenuti due gli assessori che percepiscono lo stipendio con soltanto due deleghe: Sara Serafini (innovazione tecnologica e pari opportunità) e Maria Teresa Parodi (verde e arredo urbano).