Con una determina firmata dal segretario generale Rosa Puglia, il Comune di Imperia ha disposto il recupero di somme corrisposte ad agenti della Polizia municipale dal 2015 al 2018.
Il denaro era stato pagato agli agenti dal 2015 al 2018 quale indennità per la custodia dell’arma in dotazione
Si tratta in totale di oltre 36 mila euro, versati in precedenza agli agenti quale indennità di custodia dell’arma in dotazione.
Nella determina viene ricordato che “il Comune di Imperia è stato sottoposto a verifica amministrativo-contabile da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (S.I. 2610/V) nel periodo dal 19 giugno al 18 luglio 2017; tra le irregolarità riscontrate dal MEF venivano evidenziate “criticità nell’erogazione dell’indennità di custodia arma” (rilievo n. 19), a decorrere dall’annualità 2015; alla luce dei rilievi formulati dal Ministero il Comune provvedeva a fornire, ai dipendenti interessati dalla suddetta indennità, comunicazione di avvio del procedimento e di messa in mora, ai sensi dell’articolo 1219 del Codice Civile, come da nota prog. n. 17652 del 09.04.2018, nelle more della definizione della problematica con il MEF; contestualmente il Comune di Imperia provvedeva a sospendere l’attribuzione di tale indennità a decorrere dal mese di aprile 2018″.
E ancora: “Viste le controdeduzioni formulate dal MEF – RGS – con nota Prot. n. 9362 del 14.02.2019, ove tra l’altro, preso atto dell’avvio del procedimento di messa in mora dei dipendenti interessati, il Ministero comunicava di rimanere in attesa di idonea evidenza documentale comprovante il recupero delle somme illegittimamente erogate; Ritenuto pertanto doversi procedere al recupero delle somme indebitamente corrisposte per il periodo 01.01.2015-31.03.2018; verificato che gli oneri c complessivamente sostenuti dal Comune, in conseguenza dell’indebito riconoscimento a n. 37 dipendenti dell’indennità di custodia arma ammontano ad € 36.439,56, al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali”.
I 37 agenti di Polizia municipale interessati potranno chiedere la rateizzazione e la trattenuta in busta paga
Alla luce della situazione, il segretario generale Rosa Puglia determina:
“1) Di dare atto che gli oneri complessivamente sostenuti dal Comune di Imperia in conseguenza dell’indebito riconoscimento a n. 37 dipendenti dell’indennità di custodia arma – periodo 01.01.2015-31.03.2018 – ammontano ad € 36.439,56, al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali – come da documentazione conservata agli atti d’ufficio.
2) Di provvedere all’accertamento complessivo in entrata delle somme oggetto di restituzione – depurate delle ritenute fiscali e previdenziali – che ammontano ad € 24.153,60 in apposito capitolo nel Bilancio 2022, in base al principio dell’esigibilità, come da richiesta di variazione prot. n. 35990 del 07.06.2022. Pertanto, nelle more della creazione del suddetto capitolo, di accertare le somme di cui sopra al capitolo 11801 “introiti diversi”.
3) Di procedere, alla luce della normativa e giurisprudenza richiamata in narrativa, non rientrando
le fattispecie di cui sopra, nella sanatoria di cui all’art. 4 del D.L. n. 16/2014, convertito in legge n.
68/2014, al recupero, immediato ed individuale, nei confronti degli interessati, delle somme erogate in applicazione non corretta dell’istituto contrattuale, come da documentazione conservata agli atti d’ufficio.
4) Di consentire, tenuto conto del periodo di indebita corresponsione e seguendo i principi di
ragionevolezza e proporzionalità, agli interessati la rateizzazione di quanto dovuto, per un numero massimo di mensilità pari a 36.
5) Di dare atto che si procederà al recupero degli importi dovuti con le seguenti modalità, a scelta
dell’interessato: con versamento su c/c di Tesoreria Comunale in unica soluzione. I dipendenti in servizio potranno altresì chiedere che venga operata la trattenuta in busta paga. Si stabilisce che, qualora entro le date indicate l’interessato non dovesse provvedere al versamento di quanto richiesto, o comunicare la modalità di restituzione, si provvederà alla riscossione coattiva con trattenuta in busta paga (se dipendente in servizio) o attivando le procedure di riscossione coattiva nelle forme ammesse dalla normativa generale e dal regolamento generale delle entrate comunali”.