Nicola Podestà, ex assessore alla Cultura dell’Amministrazione Capacci, attraverso una nota inviata alla nostra redazione, ha criticato l’attuale Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Claudio Scajola, per la mancata intitolazione del planetario di Imperia al professor Renato Dulbecco, Premio Nobel.
“L’intitolazione a Dulbecco deliberata nel 2018, ma l’Amministrazione non vi ha dato seguito”
Spiega Podestà: “Quale tra i nostri concittadini appare più meritevole di una intitolazione di prestigio del prof. Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina? Quando da Assessore alla Cultura chiesi alla Commissione Toponomastica di associare il suo nome a quello del planetario di Imperia, non avrei mai pensato che tale decisione potesse suscitare perplessità. Perché mai il nome di un Nobel, pur se in Medicina, dovrebbe essere incompatibile con una struttura dedicata all’Astronomia? Non si può confinare l’immagine di una persona come Dulbecco nel recinto della professione in cui eccelse. Prima che Nobel per la Medicina, Renato Dulbecco è stato un uomo completo, interessato a tutti gli aspetti del sapere, scientifico e non. Lo dimostra l’assidua frequentazione dell’Osservatorio Meteorologico e Sismico di Imperia, dove durante tutta la sua vita pre-universitaria redigeva, quale osservatore, i rapporti inviati periodicamente a Roma. Radioamatore, appassionato di fisica e di elettronica ideò e realizzò, a soli 18 anni un sismografo elettronico con relativa pubblicazione ospitata sugli Annali della Sismologia Italiana. Era tanto vitale ed eclettico da accettare con naturalezza, in età avanzata, di presentare il Festival di Sanremo.
Per questi motivi, quando, nel 2018, l’iter per la realizzazione del planetario era ormai completato, pensai di intitolarlo a Renato Dulbecco, sia per rimarcare l’appartenenza dello scienziato alla nostra Città, anche se era nato a Catanzaro, sia perché ero certo che la cosa gli avrebbe fatto un enorme piacere
Purtroppo, dell’intitolazione deliberata nell’aprile 2018 non c’è traccia. Per di più le parole usate dall’assessore alla Cultura, Marcella Roggero, in risposta all’interrogazione breve presentata nell’ultimo Consiglio comunale dal consigliere di “Imperia di Tutti, Imperia per Tutti”, Roberto Saluzzo, mi fanno presagire una posizione non proprio favorevole. Per carità, non c’è un “no” assoluto, ma i “ vedremo…”, “ valuteremo…”, “ci saranno altre occasioni…”, suonano assai poco rassicuranti. Spero di dovermi ricredere; in caso contrario vorrei capire come una Amministrazione comunale possa arrogarsi il diritto di non dare seguito ad una sacrosanta e perfettamente motivata deliberazione assunta in precedenza, sia pure da altri”.