23 Dicembre 2024 07:27

23 Dicembre 2024 07:27

IMPERIA. CASO AGNESI. LA SEN. ALBANO(PD):”NON SI PUÒ ASPETTARE IL PIANO INDUSTRIALE, I PROBLEMI SONO QUI ED ORA”

In breve: Albano: "Non è giusto che 200 famiglie vivano nel terrore di cosa ne sarà di loro il 1 gennaio 2015, per questo chiedo maggiore incisività e risolutezza"

donatella albano

Imperia – Continua a tenere banco la spinosissima situazione del pastificio prossimo alla chiusura. Sull’argomento interviene la Senatrice del Partito Democratico Donatella Albano:“Il tempo stringe e lo smontaggio di alcuni macchinari del pastificio Agnesi di Imperia non depone certo a favore di una soluzione positiva per la salvaguardia dei posti di lavoro di una tra le aziende maggiormente significative per la storia dell’ eccellenza agroalimentare italiana. Rinnovo quindi il mio impegno insieme ai sindacati, in quanto rappresentanti dei lavoratori, a percorrere con ferma decisione tutte le strade che, a partire dal mese di maggio, sono riuscita a costruire lavorando in stretta collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, in particolare con il viceministro De Vincenti” .

La Sen. Albano, che oltre a depositare a inizio giugno un’ interrogazione al Ministro Guidi sulla prospettata chiusura dello stabilimento imperiese, ha svolto opera di sensibilizzazione presso i colleghi parlamentari e il Governo, conclude:“il Partito Democratico ha da sempre a cuore il futuro e i diritti dei lavoratori. 

Vorrei ricordare anche la visita dell’ europarlamentare PD e “pietra miliare” della CGIL Sergio Cofferati all’ Agnesi, non è giusto che 200 famiglie vivano nel terrore di cosa ne sarà di loro il 1 gennaio 2015, per questo chiedo maggiore incisività e risolutezza, non si può attendere il piano industriale Colussi che, pare, arriverà ai primi di settembre. I problemi sono qui ed ora, a settembre potrebbe essere troppo tardi.

Rinnovo oggi come allora il mio impegno con le famiglie dei lavoratori Agnesi, senza dimenticare il lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale del Sindaco Capacci e dalla Prefettura”.

 

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