23 Novembre 2024 04:51

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23 Novembre 2024 04:51

A Carpasio la prima edizione della “Pastasciutta Antifascista”: il 9 e il 10 luglio due giorni per celebrare i partigiani di ieri e di oggi. Ecco Il programma

In breve: Ecco la storia dietro la manifestazione "Pastasciutta Antifascista"

“Pastasciutta antifascista – Partigiani di oggi, perché la diversità sia ricchezza”. Questo il titolo della manifestazione organizzata dal Comune di Montalto Carpasio per sabato 9 e domenica 10 Luglio 2022.

Due giorni di eventi per celebrare i valori antifascisti richiamando l’atto compiuto la famiglia Cervi nel 1943.

Pastasciutta antifascista a Carpasio: la storia della famiglia Cervi

I sette fratelli Cervi erano i figli di Alcide Cervi e di Genoveffa Cocconi e appartenevano a una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti. Dotati di forti convincimenti democratici e cattolici, presero attivamente parte alla Resistenza e, presi prigionieri, furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia. La loro storia è stata raccontata, fra gli altri, dal padre Alcide Cervi.

Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo. Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti. I Cervi non
vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa. Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.

Ecco l’origine, ma questa manifestazione vuole parlare di libertà, favorire scambi di opinioni, intavolare dibattiti, commemorare e invitare ad essere Partigiani di oggi, contestualizzando lo stesso termine “Partigiani” nella lotta di chi ai nostri tempi deve ancora combattere per affermare i propri diritti.

Il commento del Sindaco di Montalto Carpasio Mariano Bianchi

“Prendendo spunto dalla storia della famiglia Cervi – racconta a ImperiaPost il Sindaco di Montalto Carpasio Mariano Bianchiabbiamo voluto dar vita alla XII Disposizione della Costituzione italiana chevieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista’.

Partendo da questo presupposto abbiamo sviluppato il filo che caratterizza tutta la manifestazione, fino ad arrivare a parlare dei partigiani di oggi, che sono tutti coloro che lottano per vedere riconosciuti i propri diritti.

Questa sarà la prima edizione. L’idea c’era già da tempo, ma la pandemia ci ha rallentato. Ora siamo orgogliosi di presentare due giorni di eventi di altissimo livello. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e ci teniamo a specificare che il ricavato sarà devoluto ad Emergency”.

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