13 Novembre 2024 13:23

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13 Novembre 2024 13:23

Imperia: prostituzione in via De Sonnaz, ecco i dettagli dell’inchiesta. Dallo sfruttamento delle ragazze alla clientela

In breve:  Secondo quanto trapela le ragazze, tutte maggiorenni, trascorrevano un mese nell'appartamento di via De Sonnaz dove era stata allestita la casa di appuntamenti,senza mai uscire. I pasti venivano portati direttamente all'interno dell'abitazione.

Emergono i primi dettagli dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, Compagnia di Imperia, che ha portato agli arresti di un 62enne, di nazionalità italiana, detenuto nel carcere di Sanremo, e della compagna, 46 anni, di nazionalità cinese, detenuta nel carcere di Marassi, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione. 

Imperia: prostituzione in via De Sonnaz, ragazze segretate in appartamento

L’inchiesta sarebbe partita da un esposto-segnalazione, a seguito del quale la Guardia di Finanza si è attivata, con pedinamenti, intercettazioni e telecamere. Le ragazze che venivano fatte prostituire erano almeno cinque, di nazionalità cinese, irregolari sul territorio dello Stato e domiciliate a Milano.

Secondo quanto trapela le ragazze, tutte maggiorenni, trascorrevano un mese nell’appartamento di via De Sonnaz. dove era stata allestita la casa di appuntamenti (il proprietario, un 74enne di nazionalità italiana, ritenuto consapevole dell’attività illecita, è stato denunciato a piede libero e l’appartamento sequestrato). senza poter mai uscire. I pasti venivano portati direttamente all’interno dell’abitazione. Dopo un mese c’era un vero e proprio cambio turno con la ragazza successiva. I due arrestati trattenevano alle ragazze la metà del guadagno (65 mila euro su un totale di 130 mila euro). I prezzi variavano da 50 euro, per un rapporto completo, a 70 euro, senza protezioni.

La casa di appuntamenti riceveva tutto il giorno, dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Qualche volta l’orario veniva prolungato anche a tarda sera. La clientela? Di tutti i tipi, da ragazzi giovanissimi, 18 anni, sino ad anziani. Non risulterebbero agli atti clienti dell’alta società imperiese. 

Gli annunci, espliciti, per le prestazioni sessuali, venivano diffusi su internet.

L’attività di prostituzione non si è fermata neanche nel periodo in cui erano in vigore, a causa della diffusione del Covid19, prescrizioni igienicosanitarie e limitazioni alla circolazione delle persone tra regioni particolarmente stringenti.

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