“C’è una gestione arrogante dell’emergenza. Non riceviamo comunicazioni nè informazioni puntuali, come si può andare avanti così?”. Questo il grido Michela Giovannone, 49 anni, residente a Moltedo, un’altra delle frazioni che, da mercoledì, sono rimaste senz’acqua a causa di guasti all’acquedotto.
Sul posto, come a Montegrazie e a Sant’Agata, sono presenti le cisterne, presidiate dalle squadre di Protezione Civile che si adoperano per mantenerle piene, in supporto a Rivieracqua.
Imperia: crisi idrica, anche Moltedo senz’acqua
“Siamo senza acqua da mercoledì. Nessuna informazione e neanche la possibilità di avere delle spiegazioni o quantomeno delle date. Oggi doveva essere giorno ripristino e oggi siamo forse sabato, ma sempre per sentito dire. Da Rivieracqua non si ottiene nessuna risposta. L’autobotte, senza nessuno avviso, pare che l’abbiano mandata ieri, ma non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale.
Io e mio marito andiamo da mia madre a cenare e farci la doccia, poi torniamo a casa, dove siamo costretti a usare l’acqua delle bottiglie. Mi organizzerò a portarmi l’acqua a casa con le taniche. Io non ho bambini piccoli o anziani e sono agevolata, ma c’è chi fa davvero fatica. Tutti meriterebbero almeno una risposta, anche per i turisti.
Trovo che ci sia una gestione arrogante dell’emergenza. Il danno di Moltedo pare sia diverso da quello di Montegrazie, ma non sappiamo nulla. Possibile che ci voglia una settimana per cambiare una pompa? Perché Rivieracqua non fa nessuna comunicazione ufficiale? La ritengo una gestione da incompetenti e da arroganti. L’acqua e un servizio pubblico, lo paghiamo, e siamo senza da tre giorni. È intollerabile”.
