Ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di ieri l’inaugurazione di “Sant’Agata in colore”, il nuovo murales realizzato nel campo sportivo di Sant’Agata.
Imperia: a Sant’Agata un murales per ridare vita al borgo
Grazie all’iniziativa del gruppo dei “Ragazzi di Sant’Agata” è stato possibile realizzare, con il contributo di tutti gli abitanti, un progetto per riqualificare e decorare il muro del campo sportivo. A realizzare l’opera sono stati i giovanissimi artisti imperiesi Carola Villati, 23enne, e Gabriel Caiffa, 27enne.
Il muro, di 100 metri circa, è stato pensato dai ragazzi del borgo che hanno dato piena fiducia ai due artisti. Ieri l’opera è stata benedetta dal parroco di Sant’Agata, Don Fabio. Presenti all’inaugurazione, il sindaco di Imperia Claudio Scajola e l’assessore Simone Vassallo.
Carola e Gabriel, gli artisti
“Questo progetto è iniziato circa 20 giorni fa grazie alla nostra amica Silvia che abita qua e che ci ha dato l’opportunità, trovando i finanziamenti (grazie agli abitanti del borgo), per realizzare quest’opera. Volevamo ricreare un passaggio tipicamente ligure e poi abbiamo pensato di aggiungere dei dettagli scherzosi e colorati, come pianeti e arcobaleno, anche perchè questo è un posto dove giocano i bambini, che ci hanno aiutato a realizzare quest’opera, e abbiamo pensato anche a loro.
Dipingiamo insieme da molto tempo, arriviamo entrambi dalla scuola primaria dove lavoriamo come insegnanti e abbiamo già fatto progetti di questo tipo a stampo educativo e didattico. Proponiamo questo tipo di progetti sia in zona sia nel mondo, in paesi poveri e di frontiera.
Lo facciamo per portare allegria, freschezza e dar vita al borgo. Tutti gli abitanti di Sant’Agata ci hanno aiutato sia a sistemare il muro che la piazza. Anche i bambini ci hanno aiutato a dipingere.
Si sente tutto lo spirito di comunità, grazie all’arte che lega sempre e allo spirito di festa”.
Claudio Scajola, Sindaco di Imperia
“I nostri borghi sono tutti belli, Sant’Agata è un borgo importante, è un ex comune. C’è voglia di stare insieme. Qui si sono organizzati bene tutti insieme e, autofinanziandosi, sono riusciti a fare un evento di incontro dove si cucina, si sente musica, si sta all’aperto e si socializza. C’è bisogno di guardarsi negli occhi, di parlarsi e riuscire a toccarsi, stare insieme.
Questo murales è un’opera stupenda, fatto in soli 20 giorni da due insegnanti che meritano apprezzamento, così come coloro che hanno contribuito per il materiale“.