Il Comune di Imperia ha reso noto l’esito del blitz del maggio scorso, nell’area Edilcantieri di via Ballestra, ad opera di Polizia Locale, Forestali e tecnici comunali. Svariati gli abusi edilizi contestati.
Imperia: area Edilcantieri via Ballestra, l’esito degli accertamenti
Nella relazione pubblicata dal Comune di Imperia viene contestata innanzitutto la demolizione e ricostruzione di un edificio esistente senza titoli autorizzativi.
“Trattasi di avvenuta demolizione e ricostruzione con diverse caratteristiche ed in assenza di titoli autorizzativi, di un edificio esistente, intervento da qualificarsi come nuova costruzione da sanzionare ai sensi degli articoli 31 del Dpr 380/2001 (Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, ndr) e 167 del Dgls 42/2004 (Ordine di remissione in pristino o di versamento di indennità pecuniaria, ndr)”.
Altra contestazione riguarda l’utilizzo non conforme dell’area, a destinazione uso agricolo secondo il piano regolare vigente. L’area, infatti, secondo Comune e organi inquirenti, è utilizzata come deposito (vedi container e cassonetti dei rifiuti) edile.
“Con riferimento all’area trattasi di un uso incompatibile con la destinazione di piano regolatore generale da sanzionare ai sensi dell’art. 31 del Dpr 380/2001″.
Infine, la relazione fa riferimento ad altri abusi edilizi di varia natura.
“Diversi altri interventi minori realizzati in assenza di titoli autorizzativi da sanzionare ai sensi degli art 31 e/0 37 del Dpr 380/2001 (Interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla denuncia di inizio attività e accertamento di conformità, ndr) e 167 del Dgls 42/2004″.
Il titolare della Edilcantieri, Vincenzo Speranza, insieme al fratello, Gaetano, lo ricordiamo, sono stati arrestati, insieme all’ex Sindaco di Aurigo e ex consigliere provinciale Luigino Dellerba, con l’accusa di corruzione, per un presunto giro di mazzette atto a influenzare l’affidamento degli appalti pubblici sotto soglia.
Le contestazioni degli abusi edilizi nulla hanno a che vedere con l’inchiesta per le presunte tangenti, ma da quanto filtra da Palazzo di Giustizia, l’intera area sarebbe attenzionata dalla Procura nell’ambito delle verifiche sull’attività dell’impresa edile con sede in via De Sonnaz, a Imperia.