23 Dicembre 2024 15:51

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Imperia: “La mia amicizia lunga 30 anni con Fernanda Pivano”. Stefano Senardi si racconta in vista della serata dedicata alla scrittrice il 20 luglio a Villa Faravelli

In breve: La serata si inserisce all'interno delle iniziative di "Donne d’arte", il progetto culturale-letterario dell’Amministrazione Comunale di Imperia che punta a evidenziare il ruolo positivo della donna nella storia e nelle arti.

“Donna straordinaria, ogni momento trascorso con lei è stato prezioso”. Lo racconta il discografico imperiese Stefano Senardi in vista dell’appuntamento di mercoledì 20 luglio, alle ore 21.00, presso Villa Faravelli. L’incontro, dal titolo “Nanda: parole di pace”, sarà dedicato alla scrittrice e traduttrice Fernanda Pivano, e vedrà la partecipazione, oltre a Stefano Senardi, di Enrico Rotelli, scrittore e biografo di Fernanda Pivano.

La serata si inserisce all’interno delle iniziative di “Donne d’arte”, il progetto culturale-letterario dell’Amministrazione Comunale di Imperia che punta a evidenziare il ruolo positivo della donna nella storia e nelle arti.

Per prenotarsi è possibile inviare un’email all’indirizzo cultura@comune.imperia.it o chiamare il numero 0183.701555.

Imperia, Stefano Senardi racconta: “La mia amicizia lunga 30 anni con Fernanda Pivano”

L’incontro

“Io e Fernanda, Nanda come la chiamavamo noi amici, ci siamo frequentati per quasi 30 anni – racconta Senardi – l’ho conosciuta casualmente in un ristorante a Milano. Io ero al tavolo con un cantante inglese e lei era in compagnia di alcune signore, le quali erano venute a chiedermi se potevano avere un autografo dell’artista. Così io ne approfittai per avvicinarmi e chiedere l’autografo a lei, dato che è sempre stata il mio mito.

Molti libri che avevo letto, prima ancora di conoscerla, li avevo letti soprattutto per le sue introduzioni, spesso più importanti del libro stesso. Ad esempio ‘Sulla Strada’ di Kerouac: la sua introduzione è fondamentale, ricchissima, e credo che leggerla sia l’unico mondo per capire davvero a fondo il libro. Grazie a lei mi sono appassionato alla beat generation.

Ricordo che per la mia maturità classica avevo redatto una ricerca sulle sue opere e traduzioni. Un modo per esprimere tutta la mia ammirazione per questa donna straordinaria.

Nella sua vita Nanda è venuta in contatto con persone di grande profilo. All’università ha avuto come insegnante Cesare Pavese. Ha poi frequentato Ernest Hemingway, traducendo clandestinamente, nel 1943, ‘Addio alle armi’, libro in quegli anni vietato dal regime fascista. Per questo motivo venne arrestata a Torino.

Lei è sempre stata una donna portatrice di messaggi di pace. Quando si firmava faceva sempre un quadrifoglio e scriveva ‘peace’. Proprio per questo ha sempre attirato molti giovani, nonostante la letteratura di cui si è occupata si riferiva alla mia generazione”.

Gli anni trascorsi insieme

“Ho passato tanto tempo con lei. L’ho vista a Recanati mentre suonava le maracas al festival della Poesia, con Jovanotti che faceva rap, l’ho vista con Tiziano Terzani a Milano per lanciare un appello per la pace durante la guerra del Golfo. Fondamentale è stata la sua amicizia con Fabrizio De Andrè, nata dopo che l’aveva aiutato nell’adattamento de ‘L’antologia di Spoon River’ per il suo disco.

Avevamo un rapporto molto stretto. Tutte le settimane andavo in rosticceria e le portavo le polpette con il purè che adorava.

Sono stato il suo traghetto nel mondo della musica. Era appassionata di musica d’autore al punto che abbiamo anche scritto un libro insieme, io, lei e Sergio Sacchi del Club Tenco, dal titolo ‘I miei amici cantautori’. Nanda aveva iniziato a scrivere di musica sul Corriere, recensendo i cantanti, affermando che i cantautori erano i nuovi poeti. Era incuriosita dai primi rapper, aveva molto intuito. Mi chiedo cosa penserebbe di quelli attuali. 

Ogni estate Fernanda andava a Santa Margherita Ligure, dove è stato istituito il Premio Pivano per premiare personaggi della cultura o della musica.

L’abbiamo anche premiata al Tenco con Domenico Procacci come operatrice culturale. In quel periodo aveva pubblicato un libricino e un dvd con Fandango per raccontare il viaggio che aveva fatto negli Stati Uniti ripercorrendo le orme dei grandi poeti americani”.

La serata a Villa Faravelli

“Negli anni seguenti con la regista Rossana De Michele ed Enrico Rotelli, biografo ufficiale e suo storico assistente, abbiamo deciso di realizzare il documentario che vedremo domani a Imperia, a Villa Faravelli. Prima della proiezione ci sarà l’occasione per scambiare due chiacchiere con Enrico Rotelli.

Sarà una serata all’insegna della figura di Fernanda come donna portatrice di pace, un significato importante specialmente in questo momento storico”.

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