Ancora un grande successo per la notte bianca del pallonetto (palla elastica o balétta) a Bestagno. Il popolare gioco delle valli imperiesi, variante della nobile pallapugno, in versione da strada, è ancora protagonista a ridosso della valle Impero. Merito della lungimirante organizzazione degli amici di Bestagno, i quali hanno pensato a tutto, ma proprio a tutto. Un torneo atipico, ma gradito a molti. Undici squadre al via, partite a tempo di 25 minuti per poter stare nei limiti di un giorno ed una notte. Nel mezzo, una bella grande cena, prelibata, con portate di qualità, allestita in piazza con l’attiva creatività delle cuoche del paese, la cui maestria è nota per l’annuale sagra delle rostelle e dei ravioli. La cosa bella è poi il gioco notturno. Già si usano palle da tennis complete di copertura. La notte divengono ancora più visibili, con una potente illuminazione messa a punto da quel Paolo Gheza, un artista dell’illuminotecnica, oltre che uno degli organizzatori del torneo. E va detto che i proventi della kermesse finiscono in un progetto di pubblica utilità: la costruzione ed aggiornamento di un parco giochi per i bambini locali, che invero sono molti. Un parco giochi già fin d’ora intitolato agli “amici del pallonetto”.
Si gioca allora, e si gioca “au picà”, con la battuta sul muro che fa appoggio al gioco in piazza. La risposta è verso il caruggio, strettissimo a lato della chiesa, sotto il monumentale campanile. Lì dentro è un inferno e si sprecano i falli dovuti a pallonetti impazziti che ti colpiscono nei modi più impensati dopo i rimbalzi più assurdi. E tra l’altro si gioca fino alle 2.30 della notte , con un bel pubblico presente attirato da un clima fresco e dalle prelibatezze della cucina.
Gironi formati e già grande battaglia. Si presenta bene Matteo Martini con gli enfants du pays Paolo Gheza ed Alessandro Piana, il quale, stoico, gioca con le ginocchia ai limiti del sostegno. Si vedono belle squadre e notevoli battitori: fra i più a loro agio ci sono Claudio Semeria, un Roberto Acquarone che gioca con le vecchie volti “Chicco” Giudice e Corrado Agnese, un Paolo Bracco sempre concreto, anche se fatica a carburare, un Paolo Chiapello molto elegante, ma croce e delizia del classico socio Luca Lepri, un Marco Sasso pirotecnico e chiacchierone, un Paolo Dulbecco strabordante e l’airone Andrea Ventimiglia. Picareschi, senza dubbio, i salaci Federico e Guido Odasso: finalmente quest’ultimo è tornato alle competizioni. E Davide Somà tornato alla competizione in campo stretto, elegante come sempre e convinto dei suoi mezzi in ragione di una bella dimensione di gioco in C1 di pallapugno.
Si arriva così, tra pallonate, “ratelle” e momenti di convivialità, ai quarti di finale. Nella parte alta del tabellone Matteo Martini si sbarazza del pur potente Paolo “Bisùn” Dulbecco coadiuvato dai fedeli Enrico Michelis (nel girone c’era anche Luca Mela, poi volato dalla consorte). Deciso, all’inglese, Somà con Bracco, già vincitore su questi selciati e però un po’ in ombra quest’anno.
Nella parte bassa del tabellone sfide per palati fini. Marco Sasso sfida Semeria. Sfida tra Sant’Agata e Moltedo, dunque, un classico. E dire che il pugnace Sasso aveva Roberto Bernardi e Giorgio Cherchi…però alla fine viene fuori Semeria con suo figlio Giulio sempre più a suo agio, pilotato anche da un tonico Silvano Anfossi.
In semifinale belle partite davvero. Somà, sornione, viene fuori contro Martini. Un 4-3 che dice molto sulla tensione. Con vittime…come l’anno scorso si registrano infortunati. A cadere è il popolare Piero Merano, che dovrà essere sostituito, tra il fair play di tutti, da Marco Sasso.
Spettacolo nell’altra semifinale con il trio dei “signori del pallonetto” capitanati da Acquarone contro Semeria. Sfida per certi versi d’altri tempi . Per il pubblico è la miglior partita, condita da omeriche “ratelle” (litigate). Acquarone vinceva 3-1, viene rimontato, tiene duro e vince ancora per 4-3. Però i tre leoni alla fine devono cedere ad un più fresco Somà, che ha con sé un Luca Arrigo sempre puntuale ed ora un inesauribile Marco Sasso.
Gioia notturna finale, anche per i numerosi sponsors Azienda Agricola Alessandro Piana, Frantoio di Sant’Agata di Oneglia, ENG Elettrica, SBI, Videoservice, Azienda Agricola Ramoino Franco, Oreficeria Martini, Distributore Le Cave, Materiale Elettrico Comoli e Ferrari, Demo materiale elettrico, Farmacia Palmucci, Grafiche Amadeo, Saponificio Fratelli Risso. Oltre a questo c’è stata una bella lotteria, con ricchi premi. A Bestagno non si smentiscono: infine non è mancato l’impegno di Silvano “Sile” Palumbo dalle sei e mezza alla fine per una grande campagna fotografica.
Piace ricordare anche la partecipazione di giovani che potranno costituire la futura generazione della palla elastica provinciale. Per un Giulio Semeria già avanti, anche i bestagnini, con i Gheza su tutti, si sono dati da fare. Ed è emerso anche il solido talento del più giovane in gara, quel Riccardo Ansaldo che ha ben impressionato.
Ora due appuntamenti: spedizione ligure per la due giorni di Vallico in Toscana la seconda domenica di agosto e Tavole il 23 e 24 agosto. Vi aspettiamo, spettacolo a non finire. Unico “De Profundis” per la scarpa destra di Paolo Chiapello, disintegrata in azione di gioco: non è un paese per fifoni… E intanto il trofeo Piana prende altra strada…chi aggiungerà l’anno prossimo il nome sul suo piedistallo ?