25 Dicembre 2024 05:58

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Imperia: Montegrazie di nuovo senz’acqua, il dramma degli agriturismi. “Costretti a mandare via i turisti, così non andiamo avanti. Siamo esausti” / Le immagini

In breve: Il dramma delle frazioni senza acqua.

“Siamo esausti”. Questo il grido d’aiuto dei titolari degli agriturismi di Montegrazie, una delle frazioni di Imperia che da giorni è alle prese con la grave crisi idrica e le continue rotture all’acquedotto (l’ultima questa notte).

In particolare si tratta dell’agriturismo “A ca du cappellan” e “Al Santuario” che in questi giorni sono stati costretti a mandare via clienti per via della mancanza d’acqua.

Le frazioni Montegrazie, Moltedo e Sant’Agata, lo ricordiamo, sono infatti oggetto dell’ordinanza firmata dal Sindaco Claudio Scajola che prevede lo stop dell’erogazione dell’acqua dalle 22 alle 5 proprio per far fronte all’emergenza. Nonostante ciò, purtroppo, in alcune zone l‘acqua continua a mancare anche di giorno e scarseggia anche l’approvvigionamento delle cisterne.

Imperia: Montegrazie di nuovo senz’acqua, il dramma degli agriturismi

Non era mai capitata una cosa del genere – raccontano a ImperiaPost Giusy Criscuolo e Natascia Spinotti dell’Agriturismo “A ca du Cappellan”il problema persiste ormai da 15 giorni. Le poche persone che arrivano vanno via perchè non possono stare senz’acqua. La situazione è drammatica. Di sera non possiamo usare l’acqua quindi dobbiamo andare a caricarla e portarla qui, ma non si può andare avanti così per tanto tempo. Ora siamo di nuovo a secco, non si sa se è a causa dell’ennesima rottura di un tubo di questa notte, e la cisterna in piazza è vuota.

Stiamo perdendo tutte le entrate della stagione, come facciamo ad andare avanti? In più, non possiamo bagnare i campi e sta seccando tutto quello che abbiamo coltivato e che usiamo per la nostra attività.

Oltretutto, non hanno avuto nemmeno l’accortezza di stoppare le bollette di Rivieracqua, che sono arrivate proprio in questi giorni, ben 450 euro. Non è nulla rispetto al danno che stiamo subendo, ma ci sarebbero potuti venire incontro, anche simbolicamente.

Chiamiamo tutti i giorni per avere notizie ma non ci sanno dire nulla. Se andiamo avanti così rischiamo di chiudere”.

“Sono 37 anni che mandiamo avanti l’attività racconta Roberto Guasco a ImperiaPost – ma una cosa del genere non era mai successa. Abbiamo dovuto chiudere per qualche giorno perchè non riuscivamo più a offrire un servizio adeguato, io mi sono ammalato per lo stress. Ora riapriamo cercando di tenere duro come abbiamo sempre fatto in questi anni, concentrandoci su 15/20 persone al massimo, ma è tutto avvolto nell’incertezza perchè non sappiamo se l’acqua ci sarà o non ci sarà. Questa attività è la nostra unica fonte di sostentamento, è tutto per noi.

Di sera non si può consumare acqua quindi dobbiamo fare il carico di giorno. È davvero faticoso, non si può andare avanti così.

Purtroppo la siccità è un problema gravissimo, non si può incolpare qualcuno in particolare, ma certamente si può fare qualcosa per l’acquedotto”.

 

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