“Si continuano a verificare fatti di cronaca ma nessuno denuncia. E’ un problema che ci portiamo avanti da sempre. Il modo migliore per ricordare Falcone e Borsellino è fare i processi, denunciare i fatti, trovare il coraggio di fidarsi della Magistratura. Quando abbiamo fatto recentemente l’indagine a Imperia su politica e tangenti nessuno ci era venuto a denunciare questa cosa, eppure esisteva”. Lo ha dichiarato ieri, 19 luglio, a Bordighera, in occasione della cerimonia per il trentennale della strage di Via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta, organizzata dal coordinamento provinciale di Libera, il Procuratore Capo di Imperia Alberto Lari.
Imperia: l’appello del Procuratore ai cittadini
Lari, al termine di un lungo intervento in cui ha ricordato la sua esperienza al Tribunale di Marsala, subito dopo la morte di Paolo Borsellino,ha lanciato un appello ai cittadini, dopo quello dello scorso anno, a Ventimiglia, invitandoli a denunciare, a collaborare con la Magistratura.
“Già lo scorso anno feci un appello, rimasto inascoltato. Si continuano a verificare fatti di cronaca, ma nessuno denuncia. E’ un problema che ci portiamo avanti da sempre e non si può pensare che i fatti si scoprano solo con le indagini. Serve la collaborazione dei cittadini.
L’appello che lo lanciato lo scorso anno è rimasto inascolato. E’ passato un anno e sul mio tavolo non ho visto neanche una denuncia. Voi potreste dire, se non ci sono i fatti, se non abbiamo visto, cosa denunciamo? Se non ci sono minacce, estorsioni, se non subiamo pressioni.
Io, senza svicolare più di tanto, quando abbiamo fatto recentemente l’indagine a Imperia su politica e tangenti nessuno ci era venuto a denunciare questa cosa, eppure esisteva. Quando il mese scorso a Sanremo, hanno sparato a questi due ragazzi in moto con il fucile nessuno è venuto a denunciarlo il fatto. Ma come, a Sanremo sparano? E poi nella sentenza La Svolta si parla di estorsioni, minacce, anche legate alla politica. Eppure nessuno denuncia. Il modo migliore per ricordare Falcone e Borsellino è fare i processi, denunciare i fatti, trovare il coraggio di fidarsi della Magistratura. Io ci metto la faccia, l’esperienza di una vita dedicata a queste cose. Siamo persone serie che abbiamo sempre fatto il nostro dovere. Ci si può fidare di noi. Io posso promettervi che se arriveranno delle denunce le svilupperemo nel modo migliore possibile con il solito equilibro che credo di aver sempre dimostrato”.