In molti, questo pomeriggio, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls, polistrumentista, compositore, cantante, nato a Genova il 4 novembre 1949.
Sanremo: al Club Tenco l’ultimo saluto a Vittorio De Scalzi
I funerali si sono svolti in forma laica a Sanremo nella sede del Club Tenco. Nel 2021 De Scalzi aveva vinto il premio Tenco, come artista dell’anno.
In sala, oltre ai familiari, i figli Armanda e Alberto, la moglie Mara e il fratello Aldo, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il discografico Stefano Senardi, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti e rappresentanti del gruppo musicale New Trolls, da Nico di Palo e Gianni Belleno. Presente anche Pino Scarpettini.
Con i New Trolls, sciolti nel 1997, ha pubblicato dodici album e partecipato a sette edizioni del Festival di Sanremo, firmando molte canzoni di successo, da “Visioni” a “Una miniera“, a “Quella carezza della sera”, affiancando alla passione per il rock progressivo la ricerca sulla musica tradizionale genovese.
Sulla bara è stata posata la maglia della Sampdoria, di cui era grande tifoso e a cui aveva dedicato la canzone “Lettera da Amsterdam” che risuona prima di ogni partita.
Il ricordo commosso del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri
“Credo che non poteva esserci posto migliore che questo, per salutare Vittorio. Proprio qua nel tempio della musica.
Ringrazio tutti quelli qua presenti, i tanti e tanti amici. Vittorio era una persona che in questi 8 anni ho avuto modo di conoscere, grazie alla cene e alla buona cucina. Condividevamo soprattutto il barbera, avevamo questa passione.
Ci scambiavamo le bottiglie de era sempre un momento per parlare di musica e farmi raccontare tanti aneddoti e tante storie.
Voglio ricordarmi di Vittorio, ci sono due momenti: il 2016 per la città di Sanremo con Baglioni e tanti amici. È stato un momento straordinario.
Anche un ricordo di 10 giorni fa, vedo tanti amici presenti quella serata. Quello era Vittorio, un uomo generoso, un uomo che su quel palco ha dato tutto.
Tutto per la nostra città e per tutte le persone che lo amano. È stata una serata che è andata oltre l’aspetto artistico, lo dimostrano tutte le standing ovation che ci sono state.
Anche i suoi silenzi, non ha detto una parola. Ha dato tutto per cantare, non si è sprecato in nulla.
Sono onorato come sindaco di Sanremo di averlo insignito lo scorso anno di quel riconoscimento di ‘amico di Sanremo’. Riconoscimento importante per tutte quelle persone che si sono distinte e che hanno veramente lasciato un segno nella nostra città.
Vittorio ha sempre dato tantissimo per la nostra città. È sempre stato un uomo generoso, un grande artista e le sue canzoni ci accompagneranno.
Oggi alla radio per tutto il giorno davano le sue canzoni, una emozione. Qualche lacrima c’è stata”.
L’ultimo saluto dell’amico Oscar Farinetti
“Non lo dimenticherò mai, un grande amico. Artista sublime, una persona molto generosa.
Gli davi in mano qualsiasi cosa, anche una chitarra scordata e lui ci faceva un concerto.
Come me amava mangiare e bere bene. Siamo diventati amici, ha persino musicato una mia poesia sul vino he è bellissima. Peccato, questo Covid.
I ricordi più belli sono tutti legati alle feste di Franco Roi, al Bistrot dell’Ulivo, dove lui suonava e io cantavo. Naturalmente stonatissimo. Lui mi aiutava, cambiava tono per non farmi fare brutta figura. Meraviglioso.
Cosa lascia a chi resta? Una grande esempio di creatività e tenacia. Non mollare mai, fino anche non arrivano quei fatti in cui non puoi farci più niente.
Lui ha continuato la sua carriera anche quando magari era meno in cima alle vette della classifica. L’esempio massimo è il senso dell’amicizia, fraternità e generosità. Una bella persona”.