23 Dicembre 2024 15:59

23 Dicembre 2024 15:59

Tangenti in Comune a Imperia: sospeso il geometra Marino Masi e nuova misura cautelare per Vincenzo Speranza /Ecco le accuse

In breve: Mentre i Carabinieri continuano ad acquisire ulteriore documentazione, si definisce dunque un nuovo passo in avanti nell'inchiesta

Ulteriori sviluppi nella vicenda che, da qualche mese, ha visto il sistema degli affidamenti dei lavori pubblici nella provincia di Imperia sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti.

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno, infatti, dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Imperia su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Tangenti in Comune a Imperia: sospeso geometra comunale

In particolare, l’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari per Vincenzo Speranza (era stato scarcerato solamente lo scorso 7 luglio), titolare dell’impresa di costruzioni Edilcantieri SRL, e la sospensione dall’esercizio della funzione pubblica per un geometra, Marino Masi, del comune di Imperia.

L’attività – che scaturisce dagli sviluppi dell’indagine che ha portato, tra l’altro, all’arresto in flagranza di Vincenzo Speranza per il reato di corruzione – ha consentito di documentare come Speranza e Marino Masi si siano accordati per dissimulare la reale entità di lavori di manutenzione affidati dal comune di Imperia alla Edilcantieri presso il cimitero di Oneglia, eseguiti nel dicembre del 2021, del valore effettivo di poche migliaia di euro, facendo fittiziamente risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25.000 euro.

Il geometra Marino Masi, inoltre, secondo quanto emerso avrebbe ricevuto da Vincenzo Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei citati lavori, utilità consistite nella fornitura di materiali e l’installazione d’impianti presso un’abitazione di sua proprietà.

Mentre i Carabinieri continuano ad acquisire ulteriore documentazione, si definisce dunque un nuovo passo in avanti nell’inchiesta che la Procura della Repubblica sta conducendo su quel “sistema” di affidamenti di lavori pubblici, snodatosi in spregio al principio della trasparenza e dell’efficienza dell’azione amministrativa.

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