“Non è una discarica”. Questo il cartello comparso questa mattina al Parasio, precisamente presso i cestini gettacarte della piazzetta Giuseppe Viani. Il motivo? Lanciare un messaggio contro l’inciviltà di coloro che continuano ad abbandonare rifiuti e sacchetti dell’immondizia domestica, che andrebbero conferiti negli appositi contenitori, e tentare di sensibilizzare le istituzioni affinchè vengano presi provvedimenti per contrastare queste pratiche.
Residenti e villeggianti hanno deciso di lanciare una petizione da indirizzare al Sindaco di Imperia Claudio Scajola, alla quale al momento hanno aderito, in soli due giorni, oltre 70 persone.
Tra i sostenitori dell’iniziativa di sensibilizzazione anche il fotografo Settimio Benedusi, la cui bottega fotografica si trova proprio a pochi passi dalla piazzetta, da sempre impegnato nel contrasto all’inciviltà. È stato proprio Benedusi a realizzare il cartellone e a posizionarlo vicino ai cestini. Un gesto che però non ha fermato ignoti ad abbandonare nella notte altri sacchetti, lasciati proprio intorno al cartello e nei cestini adiacenti.
Imperia: basta rifiuti abbandonati al Parasio, ecco il testo della petizione
“Egregio signor Sindaco Claudio Scajola,
Siamo un nutrito numero di residenti o villeggianti nella zona del Parasio. Volevamo sottoporle un problema che da tempo ci sta angustiando: la sporcizia dilagante nelle zone pubbliche. Facciamo riferimento in particolare alla piazzetta Giuseppe Viani, dove la situazione è diventata veramente intollerabile.
Nel tardo pomeriggio e nella notte vengono infatti depositati nei cestini, nelle loro immediate adiacenze e nei “giardinetti” del piccolo spazio in cui si trovano anche giochi per bambini, sacchi e sacchetti vari contenenti rifiuti indifferenziati, ma non nel senso di residuo secco indifferenziato, bensì un misto di carta, plastica, e residui di cibo (uova, carne più o meno avariata, bucce di frutta e verdura di ogni tipo, farinacei di scarto ecc…). È ovvio che soprattutto questi ultimi rifiuti attraggano la golosità del numerosi gabbiani che albergano nella zona.
È purtroppo altrettanto ovvio che dopo che i suddetti volatili hanno aperto i sacchetti, spargendo il cibo in tutta la piazza e nella parte più bassa di via Domenico Acquarone, intervengano i ratti e gli scarafaggi, che banchettano fino all’alba (e talvolta oltre) con quello che rimane del cibo.
Ovviamente la colpa dl questo disastro è da attribuire ai residenti e ai villeggianti che non si peritano di abbandonare i propri rifiuti non differenziati in luoghi pubblici, anziché conferirli negli appositi contenitori (che purtroppo stanno diventando a loro volta ricettacolo di sporcizia non adeguatamente conferita, ma semplicemente abbandonata nelle prossimità degli stessi).
Tuttavia una parte di responsabilità mi pare sia da riferire anche agli enti preposti alla corretta funzionalità dei punti di conferimento.
Da tempo ci auspichiamo che una telecamera sia collocata nell’angolo fra via Domenico Acquarone e via Porta Nuova, al fine di individuare i responsabili dei comportamenti scorretti.
Anche il punto di conferimento in via Fossi è attualmente privo di un sistema di controllo video. Auspicheremmo anche la predisposizione di una campana o di qualsiasi altro tipo di contenitore, purché di misure adeguate, per il conferimento dei rifiuti indifferenziati o differenziati per i turisti di passaggio magari solo per un giorno e che, consumando un pasto al sacco, non sanno poi dove depositare avanzi e contenitori dei cibi e delle bibite.
Molte delle località turistiche vicine ad Imperia ne sono dotate e risulta evidente la differenza di pulizia, ordine e igiene che le contraddistingue.
Imperia deve solo sperare di aumentare il proprio flusso di turisti, che rappresentano la vera ricchezza della zona e non, come sembra che si stia facendo, cercare di rendere loro la vita difficoltosa e sgradevole nella città.
Certi che vorrete ovviare al più presto alle mancanze riscontrate, porgiamo i più distinti saluti.
P.S. Con la presente sottolineiamo il lodevole operato dell’addetto alla zona della ditta De Vizia, che con pazienza certosina ogni giorno si trova a dover porre rimedio a un simile scempio e che ci permette condurre una vita pressoché accettabile nella piazzetta e nelle zone limitrofe dopo il suo passaggio”.