Non si placa l’emergenza cinghiali nei pressi dei centri abitati. Lo segnalano da più fronti cittadini e turisti imperiesi che, sempre più spesso, si trovano faccia a faccia con famiglie di ungulati alla ricerca di cibo.
In particolare, ultimamente sono arrivate alla Redazione di ImperiaPost segnalazioni da Poggi e da Regione Baitè.
Imperia: allarme cinghiali, segnalazioni dalle frazioni
“Alle ore 1.53 un’intera famiglia di cinghiali era di fronte a casa mia a Poggi – racconta un lettore – io mi trovo qui in vacanza“.
“Vorrei segnalare la presenza di cinghiali tutte le mattine dalle 5 alle 6 in Regione Baitè – racconta un altro – per chi come me fai i turni e spesso alle 5 esce di casa può trovarsi in situazioni complicate e potenzialmente pericolose.
Sono attirati dai sacchetti contenenti immondizia vicino ai mastelli aperti – continua – sono episodi che potrebbero creare problemi a chi va lavorare a quell’ora e magari se li trova davanti in moto o a piedi. Normalmente hanno paura degli uomini, ma se sono con i cuccioli possono attaccare per difesa”.
Come spiegato dalla Coldiretti Liguria, è il caldo opprimente e la siccità a spingere i cinghiali (ce ne sono 2,3 milioni in tutta la regione) verso i centro abitati alla ricerca di cibo e refrigerio.
“L’invasione dei cinghiali nei centri abitati – spiegano Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri, e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è un problema che la Liguria si trova a dover affrontare già da molto tempo. Si tratta, purtroppo, di episodi sempre più frequenti, che mettono a rischio la sicurezza delle persone sia nelle città che nelle campagne. Questi suini portano malattie, razzolano fra i rifiuti, causano incidenti e spaventano le famiglie, tanto che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe, oltre 8 italiani su 10 ormai pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, incaricando personale specializzato, in modo tale da ridurne il numero”.
Per questo motivo, il Presidente ligure e il Delegato Confederale hanno auspicato “l’emanazione di un Decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della Legge 157 del 1992 in modo tale da consentire il depopolamento necessario dei cinghiali in una situazione che, altrimenti, è destinata a degenerare”.