Un ferragosto all’insegna della sicurezza, questo l’obiettivo del maxi dispositivo messo in campo dalla Polizia di Stato – Settore Frontiera Ventimiglia, nel lungo week end d’estate che è terminato nella giornata del 15 agosto.
Un imponente dispiego di uomini e mezzi dislocati nei punti nevralgici di questa frontiera e precise disposizioni impartite dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e delle Frontiere e dalla 1^ Zona di Torino, hanno consentito notevoli risultati operativi.
Durante le lunghe ore in servizio sotto il sole cocente, gli uomini e donne della Polizia di Frontiera hanno passato letteralmente al setaccio migliaia di documenti e controllato persone e mezzi. Proprio la loro esperienza e scrupolosità nell’approfondimento dei riscontri, i moderni ausili informatici e le sofisticate apparecchiature in dotazione al Settore Frontiera, hanno permesso di trarre in arresto, nella settimana di ferragosto, sette stranieri, controllare 3277 persone e circa 400 veicoli, inoltre, identificare tramite impronta digitale 1387 persone.
Polizia di Frontiera: sette arresti nella settimana di Ferragosto
– Arrestato per evasione un cittadino senegalese F.A.K. di anni 31, domiciliato in provincia di Cuneo dove stava scontando gli arresti domiciliari per rapina aggravata. Lo straniero, controllato dal personale della Polizia di Frontiera presso gli Uffici di Ponte San Luigi a seguito di respingimento dalla Francia, dopo gli accertamenti in Banca Dati SDI, è risultato ricercato in ambito nazionale per evasione. Processato per direttissima, gli è stato imposto il rientro presso il luogo di detenzione.
– Un siriano di soli 20 anni, A.M. arrestato per detenzione ed uso di documenti falsi. Lo stesso, fermo sui binari in attesa del treno che avrebbe dovuto portarlo in Francia, ha da subito destato l’attenzione dello “sguardo radar” dei Poliziotti intenti a scrutare le centinaia di persone presenti. Il tentativo di restare indifferente a quelle divise non ha ingannato gli Agenti: alla richiesta dei documenti il giovane ha esibito una carta di identità apparentemente rilasciata dalle Autorità rumene con apposta la sua foto e un nome insolitamente troppo “italiano”. Condotto in Ufficio e sottoposto a perquisizione personale e dei bagagli, è stata rinvenuta un’altra carta di identità, apparentemente rilasciata dalle Autorità italiane e riportante un altro nome italiano; tale falso documento gli ha permesso, tra l’altro, di acquistare un biglietto aereo con tratta Santorini (Grecia) /Milano.
– Arrestato B.R.M., tunisino di 32 anni, proveniente dalla Francia dove era stato respinto. Controllato negli Uffici di Ponte San Luigi è risultato privo di documenti, pertanto si sono resi necessari specifici controlli in Banca Dati Interforze e rilievi foto dattiloscopici con riscontro AFIS per identificarlo. Gli approfondimenti che via via si sono succeduti hanno permesso di scoprire che lo stesso era ricercato dalla Squadra Mobile di Palermo in quanto accertata la sua “attività” di scafista. Infatti il 23 luglio era giunto a Pantelleria a bordo di un natante dove aveva fatto sbarcare 6 stranieri provenienti dalla Tunisia, attraversando il mare incurante della pericolosità che tale viaggio rappresentava . Proprio uno di questi stranieri, fermato dalla Polizia, aveva mostrato un video sul suo cellulare, dove si intravedeva il suddetto tunisino al timone della barca, permettendo agli inquirenti di individuare lo scafista e pertanto diramare le ricerche. Fermato quindi a Ventimiglia, è stato associato alle Carceri di Sanremo.
– Arrestato un tunisino, A.S. di 27 anni, in Italia senza fissa dimora, controllato al suo ingresso a bordo di un treno proveniente da Nizza. La totale mancanza di documenti ha costretto gli Agenti ad una serie di controlli tra cui rilievi foto dattiloscopici con riscontro AFIS e SDI. Dagli stessi è emerso un decreto di espulsione del Prefetto di Milano e Ordine del Questore del 2017 con successivo rimpatrio coattivo a mezzo aereo con volo Palermo/Tunisi; ciò nonostante lo straniero, noto alle Forze dell’Ordine per numerosi precedenti quali violenza e minacce a P.U. e rapina, commessi nel padovano nel 2018, ha fatto rientro in Italia prima dei termini previsti e,pertanto, tratto in arresto;
– Arrestato anche A.K.D., nigeriano di 33 anni, controllato all’atto del suo arrivo a Ventimiglia su un treno proveniente da Nizza. Unico documento una richiesta di asilo francese. Gli accertamenti esperiti hanno portato alla scoperta di alcuni alias e di un Decreto di espulsione del Prefetto di Verona del gennaio 2021 oltre a precedenti penali per rapina e concorso in rapina nel 2019; Anche in questo caso, essendo rientrato prima dei termini previsti, sono scattate le manette.
– Ancora a Ponte San Luigi, rintracciato a seguito di respingimento dalla Francia, è stato tratto in arresto E.M.J. , marocchino di 35 anni, privo di documenti. Numerosi e lunghi accertamenti per addivenire alla sua identità e scoprire che, oltre a numerosissimi precedenti penali sia per spaccio di sostanze stupefacenti che furto aggravato, commessi prevalentemente a Genova, il medesimo era sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali presso una comunità terapeutica spezzina, con divieto di lasciare il territorio della provincia spezzina. Resosi irreperibile, tale misura era stata sospesa e se ne chiedeva l’accompagnamento in carcere, come disposto dall’Ufficio di Sorveglianza di Genova.
– Arrestato K.A., algerino di 24 anni, controllato nei pressi della stazione ferroviaria in arrivo dalla Francia. Privo di documenti, è stato accompagnato negli Uffici di piazza Libertà per la sua identificazione. Gli accertamenti esperiti hanno permesso di scoprire che a suo carico vi era un Decreto di espulsione del Prefetto di Cagliari e contestuale Ordine del Questore dello scorso luglio. Come per precedenti casi, non essendo trascorsi i termini prescritti per il rientro in Italia, lo straniero è stato arrestato.
Questo il bilancio particolarmente positivo della Polizia di Frontiera in questo week end di metà agosto, bilancio che vede un totale di 10 arresti dall’inizio del mese e una intensa attività di controllo lungo tutta la linea confinaria.