Anche Unione Popolare ha presentato i propri candidati in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Per la provincia di Imperia, i tre candidati sono Laura Comollo, Paola Bergamini e Alberto Gabrielli.
Elezioni 2022: Unione Popolare, ecco i candidati imperiesi
“Dopo aver vinto la burocrazia, telecomandata, raccogliendo il triplo delle firme necessarie, in mezzo alle difficoltà di ferragosto e attesa l’accettazione del nostro simbolo da parte del Ministero competente, abbiamo definito le liste e le candidature anche nel nostro collegio. Siamo riusciti ad esprimere i nostri candidati nel nostro collegio. Non è da tutti.
LAURA COMOLLO: Da trent’anni Insegnante discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Imperia, coordinatrice di iniziative culturali ed ambientali, educatrice ambientale, organizzatrice campi natura ed iniziative volte al consumo consapevole
BERGAMINI PAOLA: Candidata Sindaco nel 2014 e Consigliere Comunale a Baiardo dal 2009 al 2014 nell’amministrazione seguente ancora in assise con delega alla cultura e alle manifestazioni. Operatrice nell’agriturismo, competenze nelle colture biologiche, vanta collaborazioni con l’Ancora, ed è riconosciuta come educatrice sociale nella complessità e per la complessità
GABRIELLI ALBERTO: Ormai da anni pilastro fondamentale della Sinistra Ligure. Ambientalista della prima ora. Responsabile ambiente Regionale di Rifondazione Comunista. Vanta studi sulla forestazione ligure, sull’impatto ambientale,
ed esperto riconosciuto nella gestione ecologica dei rifiuti solidi urbani, da sempre organizzatore di eventi sociali.
Purtroppo siamo in una situazione particolare , il vecchio mondo sta morendo, ed il nuovo tarda a comparire e non sappiamo definirlo, ma il problema più grande che in questo “chiaroscuro” in cui ci troviamo, nascono i mostri.
Ed in questo contesto storico abbiamo bisogno di tre elementi fondamentali abbiamo necessità di tre componenti fondamentali , di gramsciana memoria, per poter sopravvivere ai mostri:
- Istruzione
- Agitazione
- Organizzazione
Ma soprattutto abbiamo bisogno di tornare ad essere indignati“.
