Musica tradizionale, cibo tipico, palloncini gialli e azzurri, vestiti di festa. Oggi la comunità ucraina che vive a Imperia, chi da anni chi da pochi mesi, si è riunita, insieme a molti imperiesi, alla Parrocchia di Cristo Re, a Borgo San Moro, per festeggiare il 31° anniversario dell’Indipendenza.
Una giornata di festa dal sapore amaro a causa della guerra che sta devastando il Paese ormai da sei mesi, dopo l’invasione Russa. Nonostante ciò, i profughi che sono stati accolti nel territorio imperiese, tra i quali numerosi bambini, insieme agli ucraini che vivono ormai da tempo in Italia, hanno deciso di festeggiare per tenere alto l’umore e per portare avanti le tradizioni.
Presente anche il vicesindaco del Comune di Imperia, Giuseppe Fossati, che ha portato i saluti del Sindaco e ha manifestato la sua solidarietà al popolo ucraino. Il vicesindaco è stato accolto con il tradizionale pane e sale, ed è stato donato un libro sulla storia ucraina.
Imperia: comunità ucraina festeggia l’Indipendenza
Katherina
“E’ un giorno sempre di festa per noi, perché siamo comunque, nonostante la guerra, felici che l’Ucraina ci sia ancora. E questo è un enorme successo per l’Ucraina e questo grazie al nostro esercito e al nostro popolo. Siamo contenti. I motivi per gioire ci sono, ma sono marchiati dal dolore, perché tanta gente sta subendo la guerra, perde la vita, la casa, tutti i propri beni. Resta senza niente ed è un enorme dolore.
Le famiglie ucraine nell’imperiese sono circa 80, 90. La situazione cambia da una famiglia all’altra. Ci sono famiglie che arrivano da zone che non erano proprio gravemente colpite dalla guerra, non come Mariupol. Dipende da che zona arrivano e dallo stato in cui si trovano qui. Dipende poi dall’aiuto che hanno ricevuto, qualcuno è stato fortunato ed è stato accolto in casa dalle famiglie italiane, o ha ricevuto accoglienza attraverso dalla Prefettura.
Il futuro? Per lo stato ucraino che la guerra finisca e che si possa ricostruire. Ovvio che non possiamo far tornare le persone che abbiamo perso. Un enorme dolore, soprattutto i bambini. Per quanto riguarda chi è qui a Imperia, tutti sperano di tornare in Ucraina il prima possibile, però purtroppo tanti non hanno un posto dove tornare. Qualcuno dovrà rimanere qui a lungo termine. La gente ora vive nella speranza di tornare”.
Michelle, 12 anni
“Questo giorno per me significa molto perchè è la prima volta che festeggiamo tutti insieme, con tutti gli ucraini, tutte le nostre tradizioni. Questo momento è molto difficile. Il cuore è infranto per colpa dei russi però noi siamo sempre forti. L’Ucraina ce l’abbiamo sempre nel cuore, per sempre.
Questa guerra non è colpa dei russi, anche loro sono uomini come tutti noi, siamo fratelli. L’unico problema è la persona, il presidente Vladimir Putin, che ha iniziato. L’Ucraina ce la può fare. Tutti sappiamo che ce la può fare. È la migliore. Forza Ucraina.
Ho seguito tutto dalla TV, dai giornali, siamo rimasti sempre aggiornati. Quando sono arrivati i profughi ho fatto amicizia con diverse bambine e molti altri. Non mi raccontano niente perchè cercano di non pensare a quello che sta succedendo. Ma anche loro hanno l’Ucraina nel cuore.
Grazie mille all’Italia, al Governo, a tutti, che hanno dato la possibilità agli ucraini di essere felici e di festeggiare questa festa importante per noi”.
Irina racconta le tradizioni ucraine
Giuseppe Fossati
“Per me è veramente un piacere portare i saluti del Sindaco e della città a questo importante incontro. Si festeggia il 31° anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina, un momento di festa per la comunità ucraina, anche se in un momento difficile in cui questo Paese è oggetto di una vera e propria guerra di occupazione che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere nel 2022 in Europa. Una guerra che sta avendo effetti devastanti per la popolazione ucraina, ma anche sull’economia di tutta Europa.
La città è vicina alla comunità ucraina, così come gli imperiesi che hanno dimostrato di avere un cuore grande e di voler aiutare chi è difficoltà. Sono una comunità numerosa, come dimostra questa festa, ed è doveroso per l’amministrazione essere presente”.