Il depuratore continua a sversare in mare a pochi metri dalla costa, a due passi dal parco urbano. Lo dimostrano le immagini realizzate ieri, 29 agosto, da ImperiaPost, con l’ausilio di un drone. In prossimità del tubo di mandata dell’impianto l’acqua è torbida e l’intero tratto di mare è popolato da centinaia di cefali che si “nutrono” dei reflui del depuratore. Una situazione immutata rispetto a quella denunciata dal nostro giornale per mesi, dall’autunno del 2020, e oggi oggetto di un’inchiesta della Procura della Repubblica per disastro ambientale, aggravata dal fatto che nel frattempo il Comune ha affidato (per un importo pari a 160 mila euro), e dichiarato conclusi (nel marzo scorso), i lavori di riparazione del tubo di mandata, evidentemente però ancora danneggiato.
Imperia: tubo di mandata ancora danneggiato, ma il depuratore è stato riavviato ugualmente
Lo sversamento, ancora oggi in atto (contestato anche dalla Procura), deve aprire profonde riflessioni sulla gestione del depuratore. Negli ultimi anni, alle continue richieste di chiarimento del nostro giornale sono arrivate risposte spesso evasive, contraddittorie, fuorvianti, sia dal Comune di Imperia che da Rivieracqua. Tutto questo è inaccettabile.
Come è inaccettabile che il Comune di Imperia, il 9 marzo del 2022, abbia inviato agli organi di informazione una nota stampa, con tanto di fotografia del Sindaco Claudio Claudio e della dirigente del settore Ambiente Nicoletta Oreggia, ritratti insieme a due dirigenti di Rivieracqua, per annunciare la fine dei lavori di riparazione del tubo di mandata del depuratore, iniziati nell’ottobre 2021 (affidati dal Comune alla Marittima Service Group per un importo pari a 160 mila euro), passaggio necessario per la riattivazione dell’impianto, lo stop agli scarichi di emergenza e, soprattutto, la revoca del divieto di balneazione lungo tutta la costa imperiese.
Una versione che lo stesso Comune ha ritrattato il 30 giugno del 2022, in consiglio comunale, per bocca dell’assessore all’ambiente Laura Gandolfo, in risposta a una question time del consigliere di opposizione Edoardo Verda, dopo la pubblicazione, da parte del nostro giornale, di due video subacquei che evidenziavano la mancata riparazione del tubo di mandata.
In quella occasione l’assessore Gandolfo annunciò che “in regime di collaborazione con Rivieracqua, il Comune per risolvere velocemente ha dato mandato di sistemare tutte le perdite rinvenute sulla tubazione”.
Ad oggi, però, come si evince dalle immagini realizzate da ImperiaPost, il tubo di mandata continua a perdere copiosamente (per legge dovrebbe scaricare a 1.5 km al largo e a 30 metri di profondità). Com’è possibile? Cosa è stato fatto in questi mesi? Che fine hanno fatto i 160 mila euro dell’appalto dei lavori di riparazione? Chi ha deciso di riavviare il depuratore nonostante i lavori sul tubo di mandata non fossero terminati, con possibili rischi per la salute pubblica? Visto il colore dei reflui, il depuratore funziona? In che condizioni sono le acque del nostro mare? Come può Imperia, con un depuratore in queste condizioni, fregiarsi della bandiera blu? Attendiamo, ancora una volta, risposte.