Ha preso ufficialmente servizio questo pomeriggio, lunedì 5 settembre, il nuovo direttore generale della Asl1 Luca Filippo Maria Stucchi. Stucchi subentra a Silvio Falco, che recentemente aveva dato le proprie dimissioni per motivi personali.
Quattro gli obiettivi principali affidati al nuovo direttore, tra cui la carenza di organico, la sinergia con la vicina Asl2, la ripartenza delle attività ospedaliere dopo il Covid e l’ospedale unico a Taggia.
Imperia: Asl1, entra in servizio il nuovo direttore generale
Presenti questo pomeriggio, presso l’aula magna della sede di Asl1 a Bussana, il nuovo direttore generale, il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria Giovanni Toti, il direttore generale del Dipartimento Salute e Servizi Sociali Francesco Quaglia, il presidente della provincia Claudio Scajola, il coordinatore della struttura di missione per la sanità ligure Giuseppe Profiti e la direzione strategica dell’azienda.
Giovanni Toti presenta il nuovo Direttore generale dell’Asl imperiese
“Luca Stucchi è un manager sanitario di grande esperienza. È stata valutata da tutti la miglior scelta possibile, vuoi per il curriculum e l’esperienza pregressa di Luca. È stato direttore Generale di alcune Asl nella Lombardia, che per certi aspetti assomigliano alle problematiche di Asl1.
Sono sostanzialmente quattro gli input principali che a abbiamo dato a Luca e siamo certi che saprà collocarli al meglio:
Nel breve periodo, i prossimi mesi, la partenza dell’ospedale di Bordighera affidato ai privati, con l’apertura di tutti i servizi che sono stabiliti nel contratto.
La ripresa delle attività a pieno ritmo di questa azienda sanitaria e dei suoi presidi ospedalieri, che dopo il Covid hanno vissuto momenti di faticosa ripresa, ma su cui pesa la carenza nelle province di personale sanitario per coprire tutti i ruoli.
Terzo obiettivo, ovviamente oltre alla riapertura di tutti i concorsi non aperti, incentivare il più possibile quella collaborazione con Asl2 e anche con la città di Genova. Penso ad esempio allo sbarco di Urologia del Gallera nel presidio ospedaliero di Imperia, penso ad un rapporto sempre più stretto tra l’ortopedia del Santa Corona e questo territorio, penso al Gaslini diffuso.
Sono tutti esperimenti sul quale il Direttore Generale lavorerà in futuro. Di area ottimale Asl1 e Asl2 si parla anche quando parliamo di restar. In settimana uscirà il bando di gara per le prestazioni di diagnostica aggiuntiva, 9 milioni di euro sull’intera regione.
In ultimo siamo alle lettere delle procedure di esproprio che riguardano oltre 300 soggetti per l’ospedale unico di Taggia. Accelerare su quel ritmo, abbiamo condiviso che è una procedura che deve seguire Regione Liguria con Asl direttamente. Il comune Taggia ha già inviato le lettere di esproprio, ma occorre fiancheggiarlo in modo potente perché quell’ospedale possa vedere un cantiere nel corso di un po’ di tempo, stiamo parlando comunque di anni.
Questi sono gli obiettivi che ha Luca a cui do il benvenuto. Sono certo che non mancherà la collaborazione con i sindaci. Credo siano obiettivi sfidanti e ambiziosi”.
Il nuovo direttore generale dell’Asl imperiese Luca Stucchi
“Ringrazio il presidente Toti per la fiducia. Questa mattina ho visitato il distretto dell’ospedale di Imperia. Domani Sanremo e poi Bordighera.
La mission mi sembra complessa ma sicuramente sfidante. Sono soddisfatto di questa nomina e sono contento di essere in questo territorio a fare il Direttore Generale.
Il Direttore, come primo compito ha quello di sostenere i propri professionisti.
Il tema delle risorse umane è complesso e drammatico, vista la carenza di medici. Proveremo tutte le soluzioni possibili, compresa l’integrazione con l’Asl2 e il distretto di Genova.
L’ospedale unico di Taggia è tra le sfide più strategiche. C’è da lavorare subito. Questa settimana inizierò a lavorare anche con il gruppo privato su Bordighera”.
Una Asl poco appetibile per i medici di Italia?
“Io ho lavorato 10 anni a Mantova, che si trova in Lombardia, al confine tra l’Emilia e lil Veneto e la situazione è come questa.
Si riescono a trovare medici, quanto più noi siamo attrattivi. Quanto più i primari e i professionisti creano una attrazione, questo è il nostro obiettivo.
La nostra strada per raggiungerlo è innanzitutto essere efficaci nei percorsi diagnostico-terapeutici con i pazienti. Dall’altra parte rendere conosciute le nostre capacità sul territorio.
I rapporti con l’Asl2 devono diventare sempre più utili e soprattutto proficui per entrambe le Asl”.
Per quanto riguarda il problema delle infrastrutture?
“L’emergenza territoriale risolve buona parte di questi problemi. Sicuramente anche le nostre centrali del 118 e l’elicottero devono essere sempre più potenziati”.