12 Novembre 2024 20:46

Cerca
Close this search box.

12 Novembre 2024 20:46

Morte Martina Rossi: ennesimo sfregio alla famiglia. Il Coni premia Albertoni, condannato per il tentato stupro della studentessa imperiese

In breve: A seguito della nota del legale dei genitori il Coni ha revocato la benemerenza per meritivi sportivi pregressi ad Albertoni. Troppo tardi, per i genitori di Martina l'ennesimo schiaffo alla memoria della figlia. 

Non c’è pace per Bruno Rossi e Franca Murialdo, i genitori di Martina Rossi, la studentessa imperiese morta nel 2011 ad appena 20 anni dopo essere precipitata dal 6° piano dell’Hotel Sant’Ana di Palma de Maiorca dove era in vacanza con le amiche. Il Coni, infatti, aveva deciso di premiare, con una benemerenza, Alessandro Albertoni, condannato a tre anni di carcere per il tentato stupro di Martina (la studentessa cadde dal balcone proprio nel tentativo di sfuggire al tentativo di violenza sessuale da parte di Albertoni e del complice, Luca Vanneschi come stabilito dalla Cassazione in via definitiva).

Morte Martina Rossi: premio Coni ad Albertoni, la sofferenza della famiglia

Il premio assegnato dal Coni ad Albertoni, nell’ambito di una cerimonia in programma il 10 settembre nella sede della Provincia di Arezzo, alla presenza delle autorità, era per i pregressi meriti sportivi nel campo della motocross, in particolare per la conquista del titolo italiano.

“La cosa ha stupito Bruno e Franca, i genitori di Martina – ha spiegato all’Ansa l’avvocato Luca Fanfani -, peraltro Albertoni ha una pena ancora interamente da espiare e nessun segno di resipiscenza in ben 11 anni. Ci chiediamo come si può ricevere una benemerenza da parte niente meno che del Coni per pregressi meriti sportivi. Il tutto alla presenza delle massime autorità locali nella sala dei Grandi della Provincia. Sinceramente non abbiamo parole”.

A seguito della nota del legale dei genitori di Martina Rossi il Coni ha deciso revocare la benemerenza ad Albertoni (che non ha ancora scontato la pena, così come Vanneschi), spiegando che era frutto di un automatismo per tutti i vincitori dei campionati italiani e che la cerimonia era prevista per il 2020, poi slittata per la pandemia. Troppo tardi, per i genitori di Martina l’ennesimo schiaffo alla memoria della figlia.

Condividi questo articolo: