Il Piano di concordato preventivo per evitare il fallimento della Riviera Trasporti era stato firmato nell’aprile scorso dal presidente di Rt Giovanni Barbagallo, a nome del Consiglio di amministrazione e quindi subito presentato al Tribunale di Imperia. Il giudice Maria Teresa De Sanctis dopo aver ammesso il Piano, ha fissato per il 19 dicembre l’assemblea dei creditori. In quella sede si saprà se il piano concordatario verrà accettato o meno e quindi se l’Rt potrà avere un futuro.
Il Piano è stato notificato ai creditori in vista dell’assemblea del 19 dicembre
Proprio in vista dell’Assemblea, il Piano è stato inviato a tutti i creditori, per dar loro modo di analizzarlo e decidere quindi se approvarlo o meno. Fra i creditori privilegiati figurano i dipendenti della società di trasporto pubblico.
Il Piano in sintesi prevede alcuni passaggi principali:
- Cristallizzazione del debito al 27 settembre 2021, data di deposito dell’istanza “in bianco”;
- Continuazione dell’attività e affidamento in house del servizio di trasporto pubblico locale da parte della Provincia;
- Investimenti per 11,2 milioni, di cui 10,2 di contributi pubblici per il rinnovo dei mezzi;
- Realizzo della vendita di beni immobili;
- Accordo con Banca Carige per ristrutturare i muti;
- Incasso di crediti pregressi;
- Ricapitalizzazione della società con apporto di beni in natura (ex colonie di Nava) da parte della Provincia, socio di maggioranza;
- Pagamento di 500 mila euro di spese per la procedura;
- Pagamento integrale dei crediti successivi al 27 settembre 2021;
- Pagamento integrale dei crediti privilegiati entro il 31/12/2024;
- Degradamento del credito per i bus a idrogeno;
- Pagamento parziale del credito ipotecario con accordo con Banca Carige;
- Pagamento dei creditori chirografari nella misura del 23% entro il 31/12/2025.
La relazione del Consiglio di amministrazione di Rt, che costituisce la premessa al Piano concordatario, evidenzia non solo la storia della Riviera Trasporti, dalla sua creazione avvenuta nel 1975, ma anche l’evoluzione delle normative del settore e i problemi nazionali e locali che si sono via via generati, fino ad arrivare all’emergenza per la pandemia, che ha avuto pesanti contraccolpi anche sul trasporto pubblico e sui servizi scolastici.
Fra le altre cose, nel Piano si legge che “si registra tuttora una diffusa situazione di squilibrio economico degli operatori del settore, particolarmente accentuata per le imprese pubbliche” e che, in riferimento alla Liguria, “nel 1960 i ricavi da traffico coprivano il 70% dei costi, mentre attualmente è già molto difficile riuscire a raggiungere la soglia di legge del 35%”.
Numero di corse sovradimensionato del 25%, rispetto ai corrispettivi economici previsti attualmente e contenziosi in atto
Anche i corrispettivi previsti dal contratto di servizio vengono bollati come “inadeguati”, con “quasi 4 milioni di euro all’anno a scapito di Riviera Trasporti, rispetto a quelli che spetterebbero a valori attualizzati“. Per questo il Piano evidenzia che il “programma di esercizio è sovradimensionato del 25% rispetto a quello che sarebbe ragionevolmente effettuabile”.
Sul bilancio di Rt pendono inoltre un ricorso per il recupero di credito per indicizzazione Istat dalla Provincia per 9 milioni di euro, che ha visto la sconfitta di Rt in Primo grado e oltre 2 milioni di euro per il contenzioso attivato dai dipendenti per la contrattazione di secondo livello, che ha visto per ora la sconfitta di Rt in Primo e Secondo grado.
Lo stato passivo di Riviera Trasporti al 30 settembre 2021 è in totale pari a 39 milioni di euro.
Per salvare la società si punta alla cessione dell’impianto di rifornimento idrogeno di Valle Armea, con un valore stimato di 1 milione e 700 mila euro; alla cessione di tre bus a idrogeno per un totale di 750 mila euro; alla cessione di aree e immobili a Imperia, Pieve di Teco, Sanremo e Ventimiglia, per un totale di 12 milioni e 850 mila euro. Fra queste, l’operazione più importante è quella relativa all’immobile di corso Cavallotti a Sanremo, stimata in oltre 8 milioni di euro, che ha creato anche non poco dibattito politico per la necessità di consentire un insediamento commerciale nell’area, al fine di renderla appetibile da parte dei privati.
Gli interventi per ridurre il costo del personale riguardano invece il mantenimento dell’organico nel limite delle 338 unità e il “diritto al riconoscimento della contrattazione di secondo livello solo a decorrere dal nono anno di anzianità di servizio alle dipendenze della società“.
Il Piano non prevede nessuna azione di responsabilità nei confronti dei precedenti Amministratori di Riviera trasporti
Per concludere, secondo il Cda di Rt, “per quanto concerne le possibili azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali, non paiono sussistere profili di responsabilità degli Amministratori”. E ancora: “allo stato non vi sono elementi sufficienti che consentano di verificare in concreto la corretta applicazione dei principi contabili. Si evidenzia inoltre che, trattandosi di crediti molto risalenti nel tempo è verosimile ipotizzare che le eventuali azioni da intraprendere contro gli amministratori siano prescritte”.