24 Dicembre 2024 02:08

24 Dicembre 2024 02:08

Diano Marina, discussione in Consiglio comunale su Rivieracqua. L’opposizione insorge contro l’ingresso del socio privato/Foto

In breve: In apertura la commemorazione di Renato Damonte. Nel prossimo Consiglio la variazione dello statuto di Rivieracqua

Il Consiglio Comunale di Diano Marina è tornato a riunirsi questa sera a partire dalle 20,00, per affrontare un solo argomento all’ordine del giorno, relativo a una mozione sulla trasformazione di Rivieracqua da Società Consortile per Azioni in Società per Azioni, presentata dai consiglieri di opposizione Marcello Bellacicco ed Elisabetta Borghi del Gruppo Consiliare “Diano Marina” e da Francesco Parrella e Micaela Cavalleri del Gruppo Consiliare “Diano Domani”.

In apertura la commemorazione di Renato Damonte

La seduta si è aperta con un minuto di silenzio per commemorare Renato Damonte, ex amministratore del Comune di Diano Marina, di recente scomparso.

Il Consiglio è poi subito entrato nel vivo e il primo a prendere la parola dai banchi dell’opposizione è stato il consigliere Marcello Bellacicco. Che spiega:L’acqua è un bene primario e può addirittura costituire motivo di belligeranza fra popoli, L’acqua deve essere garantita a tutti e soltanto un’Amministrazione pubblica, pur con tutti i suoi difetti, crediamo sia l’unica che possa garantire questa incondizionata disponibilità di un bene primario come l’acqua.

Chiediamo a questo Consiglio di esprimersi sia in un ottica di etica generale. Nel momento in cui subentra un privato, l’acqua non può più essere considerata bene di tutti, perché privato ha sue finalità. Poi affronteremo dettagli di carattere tecnico e sottoporremo a questo Consiglio delle valutazioni. Vi richiamo a un atto di responsabilità. Da domani sarete tatuati: acqua pubblica o acqua privata.

Chiediamo che questo Consiglio comunale deliberi di non approvare la trasformazione di Rivieracqua da società consortile pubblica a società per azioni con ingresso del socio privato e che il sindaco si impegni in questo senso.

Il sindaco Za Garibaldi: “Al prossimo Consiglio porteremo la variazione dello statuto di Rivieracqua, come già fatto da molti altri”.

Sottolinea in aula il sindaco Cristiano Za Garibaldi: “Io condivido una sola cosa di questa mozione e che è che l’acqua debba rimanere un bene primario. Ma questa cosa non la dicono le mozioni o i consiglieri, ma la legge, che stabilisce che l’acqua è un bene primario pubblico.  Qui non siamo a decidere in maniera mistificante e ipocrita che l’acqua sia un bene pubblico, perché per fortuna è già stato deciso, ma semmai dobbiamo decidere che il servizio sia fatto al meglio. Questa società ha un debito di quasi 60 milioni di euro e forse è il caso di dare una rivisitata per avere una gestione più equa ed efficace, con un progetto in atto da anni con il commissario Gaia Checcucci, Rivieracqua per legge dal 2012 doveva essere gestore unico, ma non è mai stata messa in grado di farlo perché società decadute di grandi città non lo hanno permesso. 

Fortunatamente con il commissariamento dell’Ato si è creato un ottimo progetto per la salvezza di Rivieracqua oggi dipende proprio da un nuovo tipo di società mista, pubblico privato, in cui il privato deve stare al di sotto del 49% e quindi la gestione resti in prevalenza pubblica. Chiedo se vogliamo un servizio idrico integrato, una nuova condotta del Roja, il collettamento al depuratore di Imperia e il risanamento delle perdite

Nel prossimo Consiglio comunale porteremo la modifica dello statuto di Rivieracqua, per altro già approvata, come hanno fatto molti altri Comuni della provincia“. 

Interviene il consigliere d’opposizione Parrella: “La mozione serve a far uscire allo scoperto i consiglieri. Noi crediamo in quanto evidenziato dal consigliere Bellacicco e stabilito dal referendum del giugno del 2011. Ci troviamo di fronte a una cattiva gestione e non possiamo pensare che il privato che arriva sia un benefattore che viene a ripianare i debiti. Bisogna cercare le cause e i responsabili della mala gestione. Avvallando questa iniziativa, l’unica soluzione sarà quella di rifarsi sui cittadini, perché di Robin Hood non ne esistono e benefattori nemmeno”. 

Bellacicco aggiunge: “Viene il sospetto che si vada al fallimento e arrivi il privato. Vi invitiamo a fare un atto di coraggio contro questo sistema

Qui il testo della mozione dell’opposizione consigliare dianese 

La mozione dell’opposizione è stata quindi bocciata dalla maggioranza e il Consiglio comunale è così terminato.

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