Centinaia di persone sono scese questa mattina in piazza, a Sanremo, per partecipare allo “sciopero globale per il clima”, organizzato dal movimento ambientalista Fridays for Future.
Sanremo: centinaia di persone allo sciopero globale per il clima
Il corteo, formato principalmente da ragazzi, si è riunito in piazza Colombo, a Sanremo, per poi spostarsi lungo le principali vie cittadine. Muniti di cartelloni e striscioni di ogni tipo, hanno voluto far sentire la loro voce per il futuro del nostro pianeta, che con l’intensificarsi ormai evidente dei cambiamenti climatici, si fa sempre più preoccupante.
Come spiega Pietro Pizzo: “Siamo qua oggi per ricordare alla politica di mettere le persone davanti ai profitti. Siamo in un momento storico cruciale. Abbiamo circa 6 anni per cambiare rotta, tagliare le emissioni ed evitare il collasso eco-climatico.
Chiediamo che effettivamente si inizi su una vera transizione energetica, che si punti sul rinnovabile. Crisi climatica e crisi sociale hanno le stesse radici. Le rinnovabili creano tre posti sul lavoro, quando i combustibili fossili uno solo.
Se vogliamo effettivamente andare a gestire questa crisi dilagante che coinvolge tutti, c’è bisogno di più risolutezza politica. Siamo qua per chiedere questo”.
Un periodo cruciale per questa lotta climatica. Qual è la vostra speranza?
“Noi siamo senza partito, non sosteniamo nessun partito in particolare. Crediamo che la crisi ambientale ed ecologica sia talmente grande, che non merita più un unica rappresentanza politica.
Siamo qua non per fare propaganda, ma per chiedere un voto consapevole e utile per il clima”.
Come portatori del futuro che verrà, si è stato fatto troppo poco sino adesso?
“Sappiamo della situazione in cui stiamo vivendo, circa dagli anni ’80. Con un accordo nel 2015 si è chiesto di limitare il riscaldamento globale, molto al di sotto di 2 gradi.
Abbiamo obiettivi internazionali da rispettare. L’Italia e l’Europa stessa sono molto lontane dal seguire questi obiettivi.
I Governi sono lontani anni luce da una vera transizione ecologica ed energetica giusta, nei confronti di tutti”.
Flavio Giuseppe Ghilardi
“Sono qui oggi perché stiamo manifestando su un fatto che viene travisato molto politicamente ed è in verità un qualcosa su cui si deve combattere tutti insieme.
Il clima viene spesso utilizzato come lotta politica, quando in realtà è un qualcosa che ci tocca tutti.
Il clima è qualcosa che riguarda il nostro pianeta. Bisogna lottare tutti assieme affinché un giorno i miei figli abbiano un futuro sicuro, in cui non abbiano paura di calamità, di ritrovarsi a mettere una mascherina in città per filtrare le micro particelle dell’aria, non temere tumori e qualunque altra cosa che ci rovina come specie.
L’uomo deve sopravvivere, abbiamo fatto anche cose belle. Questo sistema capitalista vuole l’individualismo, facendoci non ricordare che se siamo qui è perché siamo una unione. L’unione degli uomini, la collettività ha reso tutto questo possibile.
Aiutarci tra noi, il senso umano. È questo che deve essere ricordato da tutti noi. Siamo umani e come umani dobbiamo aiutare l’umanità e non noi stessi. Noi stessi, alla fine, porta solo alla distruzione dell’umanità”.
In piazza a Sanremo anche Italia Nostra: “abbiamo deciso di aderire in questa piazza occupata dai nostri giovani, per il clima.
Riteniamo sia veramente una emergenza da affrontare tutti quanti insieme subito. Gli eventi climatici sono sempre più estremi. Andiamo dalla siccità alle alluvioni.
Questi fenomeni così estremi ci toccano molto da vicino. La Liguria è un territorio fragile, che scende a mare tutte le volte che si scatena la pioggia.
È giusto essere qui, combattere per il nostro territorio e difenderlo. Chiedere che venga messa in sicurezza la nostra terra e la nostra regione.
Dobbiamo anche combattere per una migliore qualità della vita. Significa ad esempio più verde nelle città e combattere ogni attacco al taglio del verde urbano, che è un bene comune”.