Imperia. Sul citofono c’è il secondo nome, Domenico Mancusi, e un biglietto attacato con dello scotch lasciato lì dal corriere della SDA che doveva consegnare un pacco, ma il destinatario ovviamente non era in casa.
E’ un condomino tranquillo quello di viale Europa che fino a pochi giorni fa ha ospitato Mancusi Hoyos Domenico Antonio il colombiano 49enne capo paramilitare e narcotrafficante, ricercato nel suo paese di origine per omicidio aggravato (130 omicidi secondo fonti giudiziarie), associazione a delinquere, sovversione e banda armata e arrestato nella giornata di mercoledì dalla Guardia di Finanza dopo delle complesse operazioni di ricerca.
In viale Europa nessuno lo aveva visto tante volte in giro: “E’ venuto a ritirare un pacco da me una quindicina di giorni fa – racconta Pierluca Scarsi del ristorante pizzeria sito nella via – era passato il corriere della SDA, non lo aveva trovato in casa e mi ha chiesto se lo potevo tenere. L’uomo è poi passato qualche ora dopo a ritirarlo, ma non ha detto una parola”.
Una persona schiva, che non si faceva mai vedere in giro, che parlava poco italiano, ma che riceveva spesso dei pacchi. “Credo fosse lì da qualche mese – racconta una signora affacciata al balcone – ma non ci giurerei“. Sembra questo il quadro complessivo che ritrae il criminale colombiano, ma resta l’interrogativo dei pacchi che da qualche tempo l’uomo riceveva spesso a detta di alcuni vicini. Nessuno sa cosa contenessero, probabilmente le forze dell’ordine andranno a ritirare quel pacco e gli altri in giacenza e sveleranno quello che, a oggi, resta un mistero.