17 Novembre 2024 11:16

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17 Novembre 2024 11:16

Salone Nautico Genova: Comune e porto di Andora a confronto con Arpal per incrementare la sicurezza dei naviganti e la tutela dell’ambiente marino/Foto e Video

In breve: L'incontro ufficiale ospitato nello stand della Regione

In occasione del Salone Nautico di Genova il Comune e il porto turistico Marina Resort di Andora hanno avuto modo di confrontarsi nello stand della Regione con i vertici di Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Liguria.

L’incontro ufficiale ospitato nello stand della Regione

Il porto andorese, sempre al Salone Nautico ha ottenuto un importante riconoscimento nazionale e punta ad operare a favore della tutela della sicurezza dei suoi diportisti e anche a tutela dell’ambiente marino, risorsa fondamentale per il porto e l’intero territorio.

L’assessore Maria Teresa Nasi e il consigliere delegato Corrado Siffredi

Spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Andora Maria Teresa Nasi: “L’eccellenza del porto si proietta su tutto il territorio. Dal porto, peraltro vicinissimo al centro abitato e alle nostre colline, si può, attraverso una serie di sentieri, valorizzare tutto il nostro bellissimo entroterra. Abbiamo recentemente sistemato chilometri di sentieri, con la posa di cartellonistica e in questo modo possiamo far sì che chi arriva al porto possa avere il modo di vistare il nostro entroterra.

Cartelloni illustrano i tanti percorsi che si possono fare su sentieri ripuliti, a disposizine di tutti coloro che vogliono conoscere il nostro entroterra.

Sottolinea il consigliere delegato al porto Corrado Siffredi: “Per il porto di Andora abbiamo sempre prestato attenzione al discorso della sicurezza a terra e in mare e con Arpal abbiamo posizionato una boa che ci indica tutto quello che succede nel nostro mare, calcolando le maree e le correnti. Una cosa importante per i pescatori e i diportisti, per anticipare condizioni di brutto tempo. Il porto è meraviglioso come la città di Andora e lavoriamo su più fronti, non ultimo quello della sicurezza, appunto”.

Rosella Bertolotto e Francesca Giannoni di Arpal

Spiega Rosella Bertolotto, direttore scientifico di Arpal: “Noi facciamo parecchi programmi di monitoraggio in ambito marino con il controllo delle acque di balneazione durante l’estate, per definirne la conformità, da aprile a settembre. Poi facciamo il monitoraggio della qualità dell’ambiente marino costiero tutto l’anno, con vari punti di campionamento di acqua, sedimenti e organismi marini, in tutta la costa ligure e abbiamo poi ancora un monitoraggio nazionale che si chiama Strategia Marina, che studia molti aspetti, fra cui i rifiuti marini, problema ben noto, per il quale ancora si cercano le soluzioni.

E’ importante quantificare il problema dei rifiuti marini e per questo facciamo questo tipo di monitoraggio, come anche quelli sulla qualità dei fondali”.

Aggiunge Francesca Giannoni responsabile del Centro Meteo Arpal: “Noi da tempo abbiamo una collaborazione molto stretta con il comune e il porto di Andora, incentrata sulla tutela del rischio e la riduzione del rischio, sia per fenomeni meteo, sia per quanto riguarda eventuali ostacoli in mare. E’ un progetto europeo, che ci ha consentito di varare per la seconda volta la boa ondametrica di Capo Mele e il porto di Andora è la base logistica per la sua gestione.

Stiamo lavorando per una serie di aspetti che, avvicinandosi al cittadino e al diportista, segnalino con cartelli la presenza della boa e attività di formazione fatte nel corso dell’anno dal nostro personale nel porto di Andora. Nell’ambito di questo progetto, il porto ospita anche un totem informativo nel quale ogni giorno i diportisti possano consultare le informazioni fornite dalla boa“.

Fabio Curto della protezione Civile di Andora

Dice Fabio Curto, vice coordinatore della Protezione civile comunale di Andora e vice coordinatore della provincia di Savona: “La prevenzione e l’informazione alla popolazione sono la prima cosa. Abbiamo vissuto attimi di paura per gli incendi boschivi, che creano anche un dissesto idrogeologico, che può provocare frane e quindi dobbiamo imparare a essere molto più previdenti, mantenendo pulite le aree boscate e diffondendo la cultura di Protezione civile e del rischio.

Andora ha una squadra nata nel 1976 come antincendio boschivo e poi si è trasformata in Protezione civile. E’ un gruppo fantastico, che ho guidato per tanti anni e che ora è guidato dall’amico Alberto Petrucco. Sono ragazzi e ragazze di Andora, che tengono ad Andora e operano in mezzo alla gente, per cerare di tenere in ordine il paese e aiutare i cittadini a vivere in sicurezza“.

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