“Ci sentiamo cittadini di serie C”. Con queste parole alcuni residenti di Montegrazie descrivono la situazione di disagio che stanno vivendo nelle ultime settimane dopo che, lo scorso 7 settembre, è scattata l‘ordinanza di non potabilità dell’acqua per consentire le verifiche a seguito delle proteste dei residenti per il forte odore di solventi e idrocarburi.
Il provvedimento di non potabilità, in particolare, è stato firmato in attesa delle analisi chimiche dell’Asl sui campioni prelevati il 5 settembre presso il punto di prelievo Montegrazie, posizionato nelle immediate vicinanze del serbatoio di distribuzione, dove risultano essere stati effettuati lavori di verniciatura a carico dei chiusini ai quali è verosimilmente attribuibile l’odore di solvente percepito dalle utenze.
A distanza di circa 20 giorni, però, i cittadini non hanno più ricevuto aggiornamenti e fino a ieri continuavano a servirsi dei serbatoi provvisori installati da Rivieracqua, ora rimossi.
Imperia: acqua, a Montegrazie è il caos
“Fino a ieri – raccontano i residenti – ci servivamo presso i serbatoi di acqua potabile posizionati da Rivieracqua a seguito dell’ordinanza del Comune, ma ora sono stati rimossi senza alcuna comunicazione o spiegazione. La situazione è kafkiana: i recipienti sono stati tolti, ma il Sindaco non ha ripristinato la potabilità. Sull’albo pretorio del Comune di Imperia non ci sono pubblicazioni a riguardo. Quindi o Rivieracqua non rispetta l’ordinanza oppure l’acqua è tornata potabile ma non viene comunicato alla cittadinanza. Sulle fontane del paese ci sono ancora affissi gli avvisi di non potabilità.