“Come ha potuto passare la revisione un veicolo in condizioni disastrate?”. Questo il grido di studenti e genitori della provincia di Imperia che hanno presentato un esposto ai Carabinieri per segnalare le condizioni critiche in cui versa un autobus della Riviera Trasporti, preoccupati per la sicurezza degli utenti che lo utilizzano quotidianamente.
In particolare, si tratta di un bus che effettua la linea Dolcedo-Imperia che presenta, tra le altre cose, il cruscotto quasi completamente distrutto e rattoppato con nastro e collante, il contachilometri, il tachimetro e il contagiri non funzionante, l’impianto elettrico con fili volanti e alcuni scoperti.
Imperia: “Bus RT in condizioni disastrate”. La rabbia di genitori e studenti
Si tratta di un autobus già oggetto di numerose segnalazioni. Per questo motivo, è stato presentato un esposto ai Carabinieri corredato di fotografie e video esplicativi della condizione del veicolo.
“In occasione di una precedente segnalazione presso il Comando della Polizia Stradale di Imperia– spiegano gli autori dell’esposto a ImperiaPost – abbiamo constatato che la revisione periodica del mezzo era prossima alla scadenza annuale. Per questo abbiamo verificato, a mezzo delle numerose applicazioni disponibili, che la revisione venisse effettuata, convinti che l’esito avrebbe comportato le doverose riparazioni o la sospensione dalla circolazione del veicolo.
Invece, con nostro grande stupore, il veicolo risulta aver superato la revisione periodica, nonostante da successive verifiche lo stesso si presentasse esattamente come in precedenza, ovvero: contachilometri non funzionante (e infatti in un anno di servizio di linea lo stesso segna un solo km in più della revisione precedente avvenuta un anno e venti giorni prima) il tachimetro non funzionante, il contagiri non funzionante, l’illuminazione interna non pienamente funzionante, le sicurezze sulle porte automatiche che sembrerebbero non funzionare, la scatola dei fusibili con relativi fili elettrici non in sede ma penzolante tra le gambe dell’autista, l’impianto elettrico con fili volanti, alcuni scoperti altri giuntati con mammut, capicorda e altre soluzioni “casalinghe”, oltre alla spia freni accesa ed al cruscotto praticamente distrutto, non completamente in sede, rattoppato con nastri e collanti, oltre ad alcune piastre metalliche avvitate (non incollate) alla pavimentazione presente sotto al posto di guida, piastre di metallo liscio non rivestite da opportuni materiali antiscivolo.
Come ben sappiamo, appare impossibile per un privato cittadino far superare la revisione al proprio autoveicolo se sono presenti spie accese, se il contachilometri non funziona e se sono presenti solo una infinitesimale parte delle gravi problematiche presenti sul veicolo in questione, non si capisce per tanto, secondo quali criteri e quali verifiche un ingegnere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti possa avere ritenuto idoneo alla circolazione stradale e, soprattutto, al trasporto di studenti ed utenti della società Riviera Trasporti, definendolo di fatto sicuro e ben funzionante?
Le condizioni in cui versa l’autobus in questione sono molto chiare e, come si evince dalle fotografie, non credo si possa definire sicuro un veicolo talmente disastrato, sicuramente fosse stato di proprietà di un privato che non fa eseguire i collaudi/revisioni presso le sue officine, non avrebbe certamente ottenuto un esito positivo alla circolazione.
Per questo chiediamo a chi di dovere di appurare e garantire la sicurezza degli utenti che sono obbligati ad utilizzare codesti mezzi per recarsi al lavoro, a scuola o magari dal medico, ma soprattutto di appurare le motivazioni e la condotta del tecnico che ha provveduto a verificare le condizioni dell’autobus e a ritenerlo idoneo alla circolazione, nonostante le evidenti problematiche presenti.
Vogliamo evitare una tragedia annunciata come è successo a Genova con il ponte “Morandi”.