16 Novembre 2024 12:18

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16 Novembre 2024 12:18

Imperia: via XXV Aprile, stop alla corrente senza preavviso. Commercianti in rivolta. “Tre volte in un mese, abbiamo dovuto chiudere”

In breve: Obbligata a chiudere anche una farmacia. "Offriamo un servizio pubblico fondamentale, chiudere tre volte in un mese non è accettabile".

Monta la protesta tra i commercianti di via XXV Aprile per le interruzioni, non segnalate, dell’energia elettrica. Interruzioni che hanno obbligato gli esercenti a chiudere le proprie attività tre volte nell’ultimo mese.

Imperia: stop alla corrente, rabbia commercianti in via XXV Aprile

“E’ già accaduto il 5 settembre, al mattino, e il 15 settembre, sempre al mattino. Questo pomeriggio, per la terza volta in un mese, saremo costretti a chiudere per lo stop all’erogazione dell’energia elettrica per 4 ore – spiega a ImperiaPost Rosa Marino, titolare nel negozio Sbi ElettronicIl problema è che non c’è mai arrivata alcuna comunicazione ufficiale. Giusto qualche avviso affisso sui pali della luce, appena visibile. Dello stop alla luce di oggi pomeriggio l’ho scoperto ieri sera, alle 8, da un cliente. Nel mio negozio ho 5 dipendenti, 5 famiglie, dovrò lasciarli a casa mezza giornata. Io mi chiedo, ma questi lavori non possono essere fatti di notte o durante la pausa pranzo e non durante l’orario di lavoro? Abbiamo clienti che arrivano da Ventimiglia, da Spotorno, con i decoder, e dobbiamo mandarli a casa. E’ un grave disservizio. In uno dei palazzi vicino a noi c’è anche un disabile che usa quotidianamente l’ascensore. Ci rendiamo conto dei rischi in caso di stop all’energia elettrica senza preavviso?”.

“E’ la terza volta questo mese che dobbiamo chiudere mezza giornata – aggiunge Ettore Bottero, della farmacia XXV Aprile – Abbiamo dovuto avvisare l’Asl, il Comune di Imperia e allertare l’ordine dei farmacisti. Non sappiamo neanche perché ci siano questi lavori, dall’Enel non abbiamo avuto nessuna risposta. Offriamo un servizio pubblico fondamentale, chiudere tre volte in un mese non è accettabile”.

“Capiamo le esigenze dell’Enel e comprendiamo che i lavori si debbano pur fare in qualche modo – dichiarano i titolari dell’Istituto vendite giudiziarie – ma gli avvisi sono sempre tardivi e poco pubblicizzati. Noi lavoriamo quasi solo online e abbiamo dovuto lasciare a casa le persone. Quello che si chiede è una maggiore collaborazione”. 

“E’ la terza volta in un mese, oltre ad alcune sporadiche interruzioni della corrente – spiegano i titolari del bar Dolce Amaro – Ieri ad esempio la luce è andata via per circa mezzora. E’ chiaro che per un’attività commerciale tutto questo è un problema, e non di poco conto. Perché non farli di domenica certi lavori? E perché non mandare qualcuno di persona ad avvisare le attività commerciali delle interruzionidell’energia? Oppure semplicemente posizionare gli avvisi vicino ai negozi. L’ultimomese ci è arrivata una bolletta da 700 euro e dover fare i conti con questi disservizi è davvero una beffa. Quando abbiamo chiamato per chiedere conto delle continue interruzioni della corrente ci è stato risposto di acquistare un generatore di corrente. Meglio stare zitti piuttosto che rispondere così”.

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