23 Dicembre 2024 10:25

23 Dicembre 2024 10:25

Antimafia: “nell’imperiese strutturate proiezioni della ‘ndrangheta reggina”. Dall’omicidio Fedele agli attentati incendiari, ecco la relazione semestrale

In breve: "Anche in provincia di Imperia risulterebbe la presenza di strutturate proiezioni della 'ndrangheta reggina". Lo scrive la Direzione Antimafia nella relazione semestrale al Parlamento.

Anche in provincia di Imperia risulterebbe la presenza di strutturate proiezioni della ‘ndrangheta reggina”. Lo scrive la Direzione Antimafia nella relazione semestrale al Parlamento. In particolare gli investigatori fanno riferimento a due episodi di cronaca molto noti nell’imperiese, l’omicidio Fedele, a Ventimiglia, e l’incendio del camion di ortofrutta della famiglia Attisano, a Diano Marina.

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“Sembrerebbe confermata l’operatività – si legge nella relazione – sia del locale di Ventimiglia, facente
capo ai Marcianò di Delianuova (RC) ed espressione delle cosche Piromalli e Mazzaferro, sia della struttura di Bordighera, riconducibile alle famiglie Barilaro-Pellegrino, proiezione della cosca Santaiti-Gioffrèdi Seminara (RC)”.

L’omicidio Fedele a Ventimiglia

“La struttura di Bordighera, riconducibile alle famiglie Barilaro-Pellegrino, proiezione della cosca Santaiti-Gioffrè di Seminara si sarebbe recentemente distinta per un notevolespessorecriminale connotato da un pressante controllo del territorio in netto contrasto con la strategia silente solitamente adottata dalle mafie al nord.

Si fa riferimento all’omicidio di un uomo di nazionalità francese (Joseph Fedele, ndr) da tempo attivo nel settore del narcotraffico tra la Costa Azzurra e l’estremo ponente ligure, ad opera di un giovane esponente del clan Pellegrino (Domenico Pellegrino, ndr) tratto in arresto dai Carabinieri unitamente al cugino il 23 dicembre 2020. Dagli atti d’indagine è risultato che il delitto, consumato il 22 settembre 2020 ed accertato nell’ottobre 2020 con il rinvenimento del cadavere in località ‘Calvo’ di Ventimiglia (IM), sarebbe maturato a seguito di un contrasto per questioni inerenti al traffico di stupefacenti.

In merito alla vicenda si segnala come il Tribunale per il Riesame adito avverso il provvedimento cautelare, con decisione del 13 gennaio 2021, divenuta definitiva l’8 aprile 2021, a seguito di pronuncia della Corte di Cassazione, ha confermato l’ordinanza impugnata anche con riferimento all’aggravante del c.d. ‘metodo mafioso'”.

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L’incendio del camion di ortofrutta a Diano Marina

“Nell’orbita di questo contesto criminale si colloca anche la famiglia seminarese De Marte da tempo attiva nel territorio di Diano Marina (IM) e collegata ai Barilaro-Pellegrino da strette relazioni parentali e affaristiche. I De Marte si sono resi responsabili nel marzo 2020 dell’incendio di un automezzo di proprietà di un’azienda per la commercializzazione di frutta riconducibile alla famiglia Attisano di Seminara (RC), con la quale sussisterebbero da anni violenti contrasti nel territorio dianese. Il relativo procedimento si è concluso il 19 maggio 2021 allorquando il GUP del Tribunale di Imperia ha condannato per incendio aggravato in concorso ed evasione 3 soggetti ritenuti autori materiali del fatto”.

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L’arresto di Carmine Sgrò e l’operazione Purpiceddu

“In tema di narcotraffico si sono conclusi due procedimenti connessi a carico di un noto narcotrafficante internazionale esponente della cosca Gallico di Palmi (RC) e da tempo stabilmente trasferitosi nell’area sanremese. Si ricorda infatti che nell’ambito dell’operazione ‘Purpiceddu‘ il 13 maggio 2020 la Polizia di Stato aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del narcotrafficante internazionale della predetta cosca (Carmelo Sgrò, ndr) ritenuto nell’estremo ponente ligure il terminale dell’approvvigionamento di quantitativi di stupefacente provenienti anche da altri ambiti territoriali. Egli peraltro era risultato coinvolto anche nell’operazione ‘Eat Enjoy‘ della DDA di Trieste del giugno 2020 con la quale si era giunti alla disarticolazione di un’associazione criminale transnazionale capeggiata da albanesi con base operativa a Rotterdam (NL). Proprio in seno al processo ‘Purpiceddu’ il GUP di Imperia il 23 luglio 2021 e quello di Trieste il 20 dicembre 2021 hanno condannato l’uomo rispettivamente alle pene di 6 anni e 2 mesi e 6 anni di reclusione”.

Riciclaggio – Operazione “Mecenate”

“Relativamente all’attività di riciclaggio, il 30 giugno 2021, nell’ambito dell’operazioneMecenate“, della Procura di Imperia, è stato disarticolato un sodalizio dedito al riciclaggio e frode fiscale facente capo ad un imprenditore, vicino a contesti di ‘ndrangheta imperiese, che avrebbe destinato una parte cospicua dei proventi illeciti all’acquisizione della proprietà di strutture alberghiere di lusso e di altre attività commerciali nelle zone più esclusive di Sanremo, con possibili cointeressenze nella vicina Costa Azzurra“.

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“Sarebbe confermato come il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti rappresenti segnatamente per le organizzazioni mafiose che operano su scala internazionale la principale fonte di guadagno. Ciò nonostante le misure di contenimento adottate in conseguenza dell’emergenza pandemica abbiano nei mesi passati determinato un rallentamento delle transazioni commerciali nelle aree portuali della Regione.

Tali considerazioni valgono anche per ciò che concerne la frontiera terrestre di Ventimiglia che costituirebbe luogo di transito di corrieri provenienti dal nord Africa che lungo la direttrice terrestre Spagna-Francia-Italia importerebbero attraverso quel valico autostradale grandi quantità di hashish e marijuana principalmente provenienti dal Marocco”.

Liguria: mafia, rischi Pnrr

“In considerazione dei progetti elaborati dalle Istituzioni per l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è prevedibile che le organizzazioni mafiose possano tentare di intercettare gli ingenti investimenti pubblici attraverso l’indebita aggiudicazione di appalti o subappalti anche avvalendosi di importanti interlocuzioni eventualmente acquisite nel mondo imprenditoriale e politico”.

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